Un terremoto di dimensioni catastrofiche ha colpito Haiti, uno dei Paesi più poveri del mondo, verso le 17 (ora locale) del 12 gennaio 2010. Siamo vicini alla popolazione haitiana così duramente provata ed abbiamo promosso una raccolta fondi per esprimere concretamente la nostra solidarietà.
Un terremoto di dimensioni catastrofiche ha colpito Haiti, uno dei Paesi più poveri del mondo, verso le 17 (ora locale) del 12 gennaio 2010.
Siamo vicini alla popolazione haitiana così duramente provata ed abbiamo promosso una raccolta fondi per esprimere concretamente la nostra solidarietà.
Come in occasione di altre calamità naturali, il nostro intervento non si rivolge alla “prima emergenza”, per la quale occorrono strutture e mezzi specializzati sia in ambito sanitario che edilizio; stiamo invece valutando la fattibilità di interventi a medio-lungo termine che siano di aiuto alla popolazione nella fase della ricostruzione.
I nostri referenti locali, che si trovano nel nord-est del Paese, si sono prodigati per accogliere e soccorrere gli sfollati provenienti da Port-au-Prince, la capitale, completamente devastata. Ancora oggi continuano a sostenere numerose persone che non hanno potuto rientrare a casa o trovare una sistemazione presso parenti e amici.
Per quanto riguarda l’avvio di un progetto più strutturato, tutte le persone contattate localmente ci hanno messo in evidenza la necessità di attendere almeno qualche mese prima di intervenire, in quanto la mancanza di infrastrutture e la confusione esistente sul posto rende difficile valutare oggettivamente le priorità negli obiettivi e le giuste metodologie di azione. La situazione è tale che si tratta non tanto di ricostruire, quanto di costruire…
Nel frattempo stiamo ricevendo numerose testimonianze di persone, famiglie e gruppi che raccolgono fondi attraverso iniziative personali e collettive: a tutti siamo grati per l’immediatezza della risposta e tutti terremo aggiornati attraverso il nostro sito.
PROGETTI REALIZZATI E IN CORSO
1. Centro di accoglienza a Mont Organisé.
Il progetto è consistito nella costruzione di un Centro di accoglienza, realizzato a Mont Organisè, nel Nord-Est del Paese, dall’Associazione PACNE per ospitare famiglie bisognose di aiuto. L’edificio è composto da: 20 stanze, un ufficio, una grande sala, la cucina e i bagni comuni. Gli ospiti sono tutte persone che vivono in situazioni gravissime (anziani rimasti soli, persone ammalate, paralizzate e orfani).
Durante la costruzione del Centro, 150 persone sfollate in seguito al terremoto sono state impiegate come operai, per dar loro la possibilità di un’entrata immediata per alcuni mesi. Il Centro si mantiene grazie al coinvolgimento di tutta la comunità. E’ iniziata, inoltre, un’attività di produzione agricola a supporto del progetto.
L’AMU ha contribuito ai costi della costruzione per un totale di € 31.953,80.
2. Sostegno al dispensario di Carice.
L’AMU sostiene il dispensario delle Suore di Maria Immacolata a Carice, villaggio situato in una zona rurale montagnosa del Nord-Est, di difficile accesso e popolata da circa 18 mila abitanti. Il dispensario è frequentato anche da persone di altre regioni che fanno due o tre ore di strada a piedi per raggiungerlo. I servizi offerti sono: visite mediche per adulti e bambini, farmacia, cura di ferite ed infezioni varie, esami del sangue, cure a base di piante medicinali, recupero nutrizionale. Oltre ad una religiosa, vi lavorano sei ausiliari ed un tecnico di laboratorio.
Grazie all’intervento dell’AMU è stato possibile assumere una nuova infermiera di lingua creola per poter permettere al dispensario di aiutare con efficacia tutta la popolazione che si è riversata a Carice, negli ultimi mesi.
L’impegno dell’AMU è previsto per un periodo di tre anni, per complessivi € 17.400,00.
Nuovi progetti a favore dei terremotati sono in fase di studio.
(scheda compilata il 14 gennaio 2010, per gli aggiornamenti consultare le news e gli articoli collegati )