Oggi Carla è una studentessa del liceo scientifico nella città di Damasco (Siria), e conosce bene lo Our Youth, Our Future, il centro di Damasco che l’AMU sostiene attraverso il programma Semi di Speranza.
Tre anni fa, quando frequentava la terza media e suo fratello era all’ultimo anno di liceo, entrambi si sono iscritti a questo centro perché avevano bisogno di supporto educativo.
Our Youth, Our Future di Damasco: che cos’è
In Siria, dopo anni di guerra e a causa delle difficili condizioni economiche aggravate dalla crisi e dalle sanzioni internazionali, i servizi pubblici sono quasi del tutto assenti, in particolare quelli scolastici.
Le scuole, sovraffollate e con pochi insegnanti, non permettono ai ragazzi di seguire adeguatamente le lezioni, rendendo indispensabili corsi di recupero e di sostegno. A Damasco, questo doposcuola sostenuto dall’AMU offre proprio queste opportunità, rendendole accessibili anche alle famiglie più vulnerabili che desiderano comunque garantire un’istruzione di qualità ai propri figli.
Traguardi importanti
Alla fine della terza media, grazie al sostegno ricevuto e alle attività svolte presso lo Our Youth, Our Future, Carla si è diplomata con ottimi risultati: 294 punti su 310. Un traguardo veramente importante, che ha avuto anche il merito di spingerla a proseguire ulteriormente gli studi.
Oggi è tornata al centro per continuare il percorso, stavolta come studentessa del liceo scientifico. Sa che qui ci sono ottimi insegnanti e non vuole perdere l’opportunità di formarsi nel migliore dei modi.
Progetti per il futuro?
Ne ha eccome di progetti per il suo futuro, Carla. In primo luogo, vorrebbe conseguire il diploma di maturità con un voto alto, così da poter poi accedere alla Facoltà di Ingegneria, indirizzo Telecomunicazioni di Damasco.
La ragazza ha le idee chiare al riguardo: “Penso che ormai l’automazione e l’informatica facciano parte di ogni aspetto della vita”.
Però ha anche un’opzione alternativa, un piano B, che le deriva dalla sua grande passione per il disegno: “Sto pensando all’architettura come possibile alternativa”. Ma dopo, Carla non intende fermarsi: “In un secondo momento spero di ottenere una borsa di studio in Europa, così da poter continuare a crescere negli studi e realizzare le mie ambizioni”.