Siria, i giorni della missione

Un viaggio tra macerie e rinascita, per ascoltare, condividere e rafforzare l’impegno dell'AMU accanto al popolo siriano

Nelle settimane scorse, Stefano Comazzi (presidente dell’AMU) e Giampietro Parolin (membro del Consiglio di amministrazione dell’AMU) hanno intrapreso un viaggio in Siria per incontrare il personale locale e i protagonisti dei progetti sostenuti dall’AMU stessa (RestarT e Semi di Speranza), insieme al partner locale Seeds of Hope.

Quello che vi proponiamo è un breve racconto del loro viaggio, narrato direttamente da loro.

Prima tappa: la Valle dei Cristiani

Al Meshtaye, nella Valle dei Cristiani, ha segnato la prima tappa del nostro viaggio in Siria. Qui, per tre giorni, si è riunito il Consiglio di Missione in Siria - settembre 2025amministrazione di Seeds of Hope insieme a oltre trenta capiprogetto.

Obiettivo del seminario: rafforzare l’impatto dei progetti, dal microcredito alle attività produttive e alla formazione professionale; dall’emancipazione femminile all’educazione alla cittadinanza; fino al sostegno sanitario e all’aiuto alle famiglie più vulnerabili.

Nella città di Homs, ferita ma viva

Il viaggio è poi proseguito a Homs, città ferita ma viva. Nella piazza principale, dove un tempo si ergeva la statua di Assad, oggi campeggia un monumento di libri e la piazza stessa è stata ribattezzata “piazza dell’Università”: segni esteriori del cambiamento.

Tra le macerie si moltiplicano le attività artigianali e commerciali sostenute dall’AMU: un negozio di telefonia che offre diversi vari servizi, un giovane liutaio, piccole botteghe che riprendono vita grazie al microcredito. Missione in Siria - settembre 2025

L’incontro con il personale di Seeds of Hope di Homs è stato un momento intenso di scambio. Nonostante le ferite ancora aperte, queste persone rappresentano un segno concreto di speranza.

Importanti anche gli incontri con i vescovi locali: il greco-ortodosso Gregorios Khoury, che ha sottolineato la necessità di ritrovare le radici del senso della Chiesa e la formazione cristiana dei fedeli, pur in un contesto politico instabile; e il siro-cattolico Jacques Murad, cofondatore con Padre Paolo Dall’Oglio della comunità di Mar Musa, che ha espresso gioia per i progetti in corso e ha rilanciato la prospettiva di iniziative più ampie in grado di riattivare l’economia.

Ad Aleppo, nell’ufficio centrale di Seeds of Hope

Missione in Siria - settembre 2025Ad Aleppo, quartier generale di Seeds of Hope, abbiamo visitato alcune delle attività sostenute da RestarT: laboratori artigianali di sartoria e mosaico condotti da donne, un negozio di autoricambi, piccole imprese che vivono forme di reciprocità capaci di generare processi virtuosi.

Abbiamo poi presieduto alla cerimonia di consegna dei diplomi a giovani uomini e donne di diverse religioni, protagonisti di un corso di cittadinanza attiva, sostenuto dal programma R.I.S.E.

Le testimonianze ascoltate – dal recupero di un panificio a iniziative di sensibilizzazione – mostrano i germi di una nuova classe dirigente, consapevole di lavorare per il bene comune di tutti i siriani.

Damasco, ultima tappa

Il viaggio si è concluso a Damasco con una riunione convocata dal Nunzio Apostolico in Siria, cardinale Mario Zenari, alla quale hanno partecipato diverse ONG internazionali. Un incontro che ha confermato la volontà di rafforzare la collaborazione reciproca per affrontare insieme le sfide del Paese.

Al rientro, alla frontiera, l’ufficiale siriano, dopo un dialogo mediato dal cellulare, ha sorriso leggendo che gli ospiti erano in Siria “per aiutare il popolo dal 2012 e per continuare a farlo”. Un gesto di accoglienza che ha chiuso simbolicamente un viaggio vissuto tra difficoltà e segni di rinascita.

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