Siria, tra i bambini del centro EHIS Amira ha ritrovato se stessa

Vedova e senza figli, Amira aveva perso il fratello cui era molto legata, sordo come lei. E aveva smarrito anche la fiducia. Da quando ha iniziato a lavorare nella mensa della scuola EHIS, frequentata in Siria da bambini sordomuti, ha riacquistato il sorriso.

Ogni mattina Amira si reca presso il centro EHIS  (École d’Habilitation et d’Initiation pour les Sourds) di Aleppo, una scuola per bambini audiolesi che è parte del programma Emergenza Siria “Semi di Speranza”. Quando Amira entra nell’edificio fa una delle cose che più ama, cucinare. Qualche piatto lo ha imparato dai suoi genitori, che per mestiere preparano conserve di fagioli, hummus, falafel e sottaceti: “Non ho completato la mia istruzione, ma ho appreso la professione dei miei”.  È da un anno che la donna lavora in questo istituto. È vedova, senza figli e vive con i fratelli in una casa modesta.

Come i bambini della “sua” scuola, anche lei ha problemi di udito: “ma riesco a parlare bene” racconta, aggiungendo: “mio fratello Shafiq era sordo e non parlava, era il più vicino a me e lo amavo molto, da lui ho imparato il linguaggio dei segni”. Solo dopo la morte di Shafiq, Amira – che ha molto sofferto per questa perdita –  ha messo l’apparecchio acustico, grazie al centro EHIS che l’ha aiutata in modo che potesse sentire meglio. La sua vita da allora è cambiata e non solo per questo.

“Amo lavorare in questo posto, e sento che anche i bambini mi amano. Da quando sono qui ho capito di essere importante e che la mia vita ha valore”. L’impegno quotidiano nella mensa e il fare qualcosa per i ragazzini, ha reso la donna più forte, Amira, infatti, ha acquistato fiducia in se stessa. Il rapporto con i bambini la rende felice, le piace cucinare per i piccoli alunni della scuola EHIS, chiacchierare e giocare con loro: “Mi chiedono sempre cosa preparerò. Spero di poter continuare a lungo a lavorare nella scuola, anche se comincio a invecchiare”.

Il centro EHIS, nato ad Aleppo, in Siria, nel 2005, dove gli alunni imparano il linguaggio dei segni, apprendono le discipline del programma scolastico nazionale e possono seguire terapie riabilitative, è sostenuto da AMU attraverso il Programma “Semi di Speranza”.

 

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