Abbiamo deciso di appoggiare Sunrise+, perché rappresenta perfettamente la connessione tra la nostra anima imprenditoriale e la voglia dei giovani di creare nuove piccole imprese. Inoltre, integra un’importante parte di formazione e di costruzione di comunità che, attraverso i Club Ecologici e i momenti educativi, può offrire ai ragazzi un futuro lontano dal narcotraffico e dalla delinquenza.
I Club Ecologici: formazione e comunità per i giovani
Durante gli incontri con i Club Ecologici mi ha colpito molto la motivazione di questi giovani: vogliono salvaguardare l’ambiente creando comunità e hanno già una prospettiva di lungo periodo, anche nell’aiutare gli altri. I Club Ecologici hanno un ruolo fondamentale,
perché li tengono impegnati e danno loro nuove prospettive in un contesto dove è facile essere attratti dalla criminalità organizzata. Proteggere la natura significa assicurarsi un futuro più stabile, sia dal punto di vista alimentare che della sicurezza rispetto agli eventi climatici estremi. Il fulcro del viaggio per me sono stati sicuramente i due incontri con i gruppi di giovani che vogliono avviare piccole attività economiche. Ma anche tutti gli altri hanno hanno lasciato in me “qualcosa” da portare a casa.
I progetti imprenditoriali dei giovani
Il primo gruppo, con l’attività di vendita di pollo cotto a domicilio, è stato accompagnato da un lungo percorso di formazione su vari temi legati alla creazione di un’impresa — come contabilità, marketing e pianificazione commerciale — ed è un progetto già ben strutturato e dettagliato. Ho trovato un business plan realistico e una visione già proiettata verso uno sviluppo futuro, che include anche il desiderio di aiutare altri giovani nelle loro idee imprenditoriali. I punti di forza sono la mancanza sul territorio di un’attività simile, che lascia spazio a un mercato potenziale interessante, e la conoscenza acquisita durante la formazione, unita alla loro grande voglia di fare.
La mia unica perplessità riguarda la gestione del gruppo: creare un’impresa con tanti partecipanti può comportare sfide nella convivenza e nell’organizzazione. Per questo è fondamentale definire un contratto e uno statuto aziendale chiaro, con regole precise, così da tutelare l’impresa nel lungo periodo. Ho percepito un po’ di immaturità, ma sono convinto che cresceranno insieme al progetto.
Con il secondo gruppo ho trovato una realtà più matura, seria e ben strutturata, con una forte identità e una storia molto interessante da raccontare. Sono già pronti a intraprendere l’avventura di portare il loro cioccolato direttamente sul mercato. L’unica incognita riguarda la difficoltà di vendita del prodotto, ma con il giusto branding, un buon packaging e un’adeguata formazione sul mercato, possono ottenere ottimi risultati. I ragazzi devono imparare a capire meglio cosa chiede il mercato e a valorizzare la loro storia per creare un marchio e un prodotto completi. Questo può risultare difficile perché non conoscono le varie realtà al di fuori dell’Ecuador.
La formazione come chiave del successo
In sintesi, ho osservato un grandissimo entusiasmo da parte dei giovani e un enorme lavoro di accompagnamento da parte dell’AMU. È un lavoro indispensabile per prepararli al mercato e permettere loro di competere con le proprie idee.
Forse i risultati economici non arriveranno subito, ma sono sicuro che, se seguiranno i suggerimenti ricevuti durante la formazione, potranno avere un grande successo, aiutare la comunità e diventare un esempio per altri giovani.
Penso che il lavoro dell’AMU sul territorio sia fantastico, perché c’è una vera connessione con le comunità e con i loro bisogni, ascoltandole senza imporre nulla. È importantissimo — direi indispensabile — continuare a collaborare con le organizzazioni locali, la politica locale e le altre ONG. Solo con la collaborazione di tutti si può davvero cambiare la situazione e la mentalità delle persone, soprattutto dei giovani
Personalmente, i giorni passati nella provincia di Esmeraldas con voi e tra i ragazzi mi hanno dato un’energia rinnovata, soprattutto un’energia che mi spinge ancora di più a proseguire con tutti i progetti che supportiamo e che potremo supportare in futuro. Inoltre, mi ha fatto riflettere anche sull’Economia di Comunione e su come sia necessario spingere sul “fare pubblicità” e creare più rete tra aziende, soprattutto in Italia.
Grazie ancora tantissimo per questa bella opportunità, e spero di essere stato anch’io, almeno un pochino, di aiuto.
Simone Nodari, imprenditore