Una casa senza crepe

Lo scorso anno abbiamo restaurato 60 case danneggiate dal terremoto in Siria, dove vivevano persone vulnerabili. Abbiamo messo al sicuro le loro vite e continueremo a farlo

Nel 2024 abbiamo sostenuto la restaurazione di 60 abitazioni danneggiate dal terremoto nelle città di Aleppo e Baniyas, in Siria. Case Siria: nel 2024 abbiamo restaurato 60 case danneggiate dal terremotonelle quali abitano persone vulnerabili, che mai avrebbero avuto la possibilità di riparare i danni, ma che pure continuavano a vivere in appartamenti insicuri e a rischio, mettendo a repentaglio le loro stesse vite.

“La mia casa è più bella di prima”

Imad vive con la moglie e due figli in una casa piccola e costruita senza il rispetto delle norme. Lui è un insegnante di inglese, ma durante la guerra siriana ha perso il lavoro e ancora oggi non può esercitare la sua professione perché è si è ammalato di Parkinson “con il quale ormai convivo”. Anche la moglie ha problemi invalidanti di salute.

Il sisma ha aggiunto un peso enorme sulle loro vite, già provate: “La mia casa è molto vecchia e aveva gravi problemi all’impianto idraulico. Dopo il sisma , la situazione è peggiorata drasticamente. Grazie a Dio, è intervenuto il programma R.I.S.E. che ha riparato i danni e ha reso la mia casa più bella di prima“.

“Anni di sofferenza cancellati da una casa finalmente sicura”

Anche Elias, che vive ad Aleppo, si trovava in una situazione simile: lui e la moglie soffrono di problemi cardiaci e hanno bisogno di un’assistenza sanitaria costante. Anni di conflitto, l’umidità, e il recente terremoto avevano reso la loro casa insicura e insalubre, compromettendo la serenità della loro famiglia (hanno quattro figlie). Siria: nel 2024 abbiamo restaurato 60 case danneggiate dal terremoto

Purtroppo non avevano i mezzi economici per emergere da questo degrado, “nemmeno per i lavori più urgenti”.

Tuttavia, con l’intervento del programma R.I.S.E., Elias può vivere oggi in una casa ristrutturata, dove sono stati eseguiti lavori ad hoc per rimuovere l’umidità.

“La felicità di non vedere più le crepe sulle pareti”

“I muri erano pieni di crepe, alcune finestre erano rotte e c’era un grave problema di muffa”: anche il racconto di Eptsam è venato di tristezza, quando ricorda le condizioni delle pareti e degli infissi del suo appartamento.

E prosegue: “Mio marito è un impiegato, ma con la grave situazione economica della Siria, possiamo contare su uno stipendio ridotto e non potevamo certo affrontare la spesa per la ristrutturazione”.

Poi, però, quando si guarda attorno e non vede più le crepe sulle pareti, è felice, nonostante tutto il dolore vissuto fin qui.

 

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