Un Natale di speranza, insieme

Quale valore avrà quest'anno lo scambio di auguri per il Natale? Sicuramente molto diverso rispetto a come eravamo abituati Le parole di Stefano Comazzi, presidente dell'AMU, sono da stimolo per una profonda riflessione.

Viviamo il disagio e l’incertezza per il futuro, con le ansietà della guerra entrate direttamente nella nostra pacifica vita quotidiana. È il male che sopravanza e ci schiaccerà? Dobbiamo cercare soluzioni ed espedienti che possano salvare noi stessi ed i nostri cari? Come poter credere ed impegnarsi per il “Mondo Unito” in questi frangenti così difficili e bui? 

Nel profondo della propria coscienza ciascuno di noi può attingere la guida per un retto agire, cercare e trovare quella luce e quella forza per restare umani anche quando tutto attorno sembra andare in senso contrario. Prendiamo esempio da coloro che nelle generazioni passate, in momenti cruciali come questo, hanno coraggiosamente testimoniato la loro coerenza, pagando di persona. In fondo è proprio la speranza che alimentando le loro coscienze e i loro cuori, ha permesso alle generazioni successive  di godere di libertà e prosperità. Ed è anche la speranza di cambiare che sostiene ogni giorno il lavoro dell’AMU accanto alle comunità più vulnerabili. 

Se lo vogliamo, pure noi possiamo esserne autentici testimoni, anche dando un senso diverso agli auguri che ci scambieremo nei prossimi giorni, magari con persone incontrate casualmente. Con sincerità e coraggio andiamo al cuore dei nostri interlocutori e riaccendiamo la speranza in coloro che l’hanno persa, o uniamo i nostri intenti con coloro che come noi si impegnano per dare speranza all’umanità. 

Essere speranza: insieme si può! 

 

(Stefano Comazzi, presidente AMU)

 

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