Da febbraio scorso sono stati avviati i lavori preparatori per la costruzione di un nuovo acquedotto nella provincia di Cibitoke in Burundi. Si tratta di una nuova fase del progetto Acqua fonte di vita e sviluppo a Cibitoke, che vede la collaborazione della CEI (Conferenza Episcopale Italiana).
La rete di distribuzione dell’acqua potabile nel tracciato che va da Rubirizi a Rukana sarà lunga poco più di ventuno chilometri e permetterà a 800 famiglie – ovvero a oltre 4mila persone dei comuni di Rugombo e Mugina – di avere accesso all’acqua potabile per la prima volta nella storia di questa terra.
Un percorso impervio
Nelle ultime settimane, l’équipe di coordinamento del progetto e la squadra di tecnici impiegata nei lavori, hanno effettuato un sopralluogo, ripercorrendo il tracciato del futuro acquedotto. L’obiettivo era quello di aggiornare le informazioni rispetto allo studio tecnico risalente ormai a tre anni fa – 2022 – così da avere informazioni più precise e attuali per procedere alla costruzione.
Nella provincia di Cibitoke, anche fare un semplice sopralluogo non è facile. Tecnici e coordinatori hanno camminato per sette ore, tra l’andata e il ritorno, attraversando terreni scivolosi e impervi sulle colline di Rushimabarimyi, Rubirizi e Musenyi fino a raggiungere la sorgente principale che alimenterà la rete dell’acquedotto.
In particolare, si trattava di verificare che la portata dell’acqua fosse ancora sufficiente – rispetto a quella verificata nel 2022 – e che non ci fossero cambiamenti significativi da prendere in considerazione per rimodulare il progetto.
Dati aggiornati per la costruzione dell’acquedotto
Sulla base dei nuovi dati raccolti attraverso questo sopralluogo, l’ingegnere Niyongabo Henri, autore dello studio tecnico, ha poi presentato l’aggiornamento dello studio.
È stato, anche questo, un importante momento di scambio e condivisione, perché le parti interessate hanno formulato alcune raccomandazioni e hanno poi convalidato il nuovo studio tecnico: non ci sono controindicazioni per procedere con la costruzione.
Passo dopo passo, con il coinvolgimento delle comunità locali, il sogno dell’acqua potabile diventa sempre più realizzabile e concreto.