Il 4 agosto 2020 al porto di Beirut è avvenuta una grande esplosione che ha devastato la capitale libanese con circa 200 morti, più di 6.000 feriti e oltre 300.000 persone rimaste senza casa o riparo. Già prima di questa catastrofe il paese dei cedri si dibatteva in una profonda crisi economica, accentuata dagli effetti della pandemia da Coronavirus; secondo fonti ufficiali oltre il 45% della popolazione vive in povertà e la disoccupazione è salita al 35%.
A seguito dell’esplosione e dopo i primi interventi di emergenza, il Coordinamento emergenze del Movimento dei Focolari (Mdf, AMU e AFN) ha deciso di sostenere le famiglie per il ripristino delle case, delle attività e dei beni distrutti o inutilizzabili.
Per individuare le necessità sono stati distribuiti dei questionari in cui ciascun nucleo famigliare ha potuto evidenziare la stima dei danni subiti. A seguito della valutazione degli operatori del progetto, si distribuiranno gli aiuti in base a priorità e gravità, considerando anche gli sforzi fatti da chi ha dovuto avviare già alcuni lavori, indebitandosi.
I danni registrati e per i quali verrà dato un contributo per il ripristino, riguardano soprattutto gli infissi delle abitazioni e delle attività commerciali, mobili danneggiati, elettrodomestici e stoviglie, strumenti di lavoro nonché tablet e laptop per permettere ai ragazzi di riprendere le attività della didattica a distanza.
Gli interventi vengono coordinati in loco da Humanité Nouvelle che da subito ha iniziato a collaborare con altre associazioni e comunità libanesi (Parrainages Liban, IRAP, comunità musulmane e Consiglio Apostolico dei Laici) e coinvolgono le famiglie più bisognose della zona dell’esplosione.
Attività previste:
- Analisi dei bisogni tramite questionario
- Valutazione dei bisogni e assegnazione priorità
- Sostegno per la ricostruzione e il ripristino di
- Danni gravi alla struttura degli edifici
- Infissi, porte e finestre
- Materiali da lavoro
- Elettrodomestici e mobili
- Strumenti per la didattica dei ragazzi (tablet e laptop)
- Automobili indispensabili al lavoro