Libano, la situazione oggi

L’esplosione a Beirut (Libano) è avvenuta in piena Pandemia e in un momento di profonda crisi economica del Paese.

In Libano, la situazione del Covid sembra essere sotto controllo, sono diminuiti i contagi, la campagna vaccinale procede anche tra i giovani e, con le dovute precauzioni, sono aperte tutte le attività. Come nel resto del mondo sta aumentando la variante Delta che potrebbe portare ulteriori complicazioni.

È ancora la crisi economica a spaventare di più. Il cambio del dollaro continua a essere incontrollato e questo incide molto in un Paese che vive principalmente di turismo e ha a disposizione poche materie prime. Molti dei prodotti necessari nella vita quotidiana sono importati, dal cibo ai medicinali, e ormai scarseggiano e hanno raggiunto prezzi esorbitanti. Anche il carburante, il cui prezzo è più che raddoppiato negli ultimi mesi, scarseggia e questo limita anche la possibilità di avere mezzi pubblici per gli spostamenti verso il lavoro o la scuola. Da alcune settimane la corrente elettrica si interrompe spesso durante la giornata.

I giovani, che hanno la possibilità di lasciare il Paese, se ne vanno. L’impoverimento generale della popolazione sta facendo scomparire la classe media che prima poteva vivere serenamente e oggi si trova a dover combattere ogni giorno per la sussistenza.

Gli adulti e gli anziani che hanno lavorato una vita ora si trovano con i risparmi bloccati in banca e senza mezzi per sopravvivere.

Il Libano sembra essere entrato in una “modalità di sopravvivenza”, dove ognuno deve riuscire a pensare a sé o alla propria famiglia, perdendo man mano il senso della comunità.

L’importanza dell’intervento “Emergenza Libano” non è solo nell’assistenza economica, ma nella capacità di creare connessioni e relazioni. Sostenere e accompagnare le persone che a loro volta, in un’azione di reciprocità, continuano ad occuparsi di chi è ancora più in difficoltà.

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