A partire dalla fine di luglio 2025, nei centri penitenziari n. 18 e n. 19 delle città di Florida e Durazno (Uruguay) ha preso avvio la nuova fase di accompagnamento emotivo dedicata ai detenuti coinvolti nel progetto Ripartire – reinserimento sociale.
Questa attività rappresenta un tassello fondamentale del percorso di riabilitazione e reintegrazione sociale, obiettivi centrali del lavoro sul campo portato avanti da questo progetto.
Un percorso parallelo ai laboratori pratici
L’accompagnamento emotivo si sviluppa in parallelo ai laboratori pratici, come quello di falegnameria di cui abbiamo già raccontato, e offre ai partecipanti uno spazio gestito da psicologi sociali, dove uomini e donne che devono scontare la pena detentiva imparano a gestire le proprie emozioni.
Non solo: imparano anche come rafforzare quelle competenze relazionali e sociali che saranno loro indispensabili una volta usciti dal carcere.
Le tappe degli incontri formativi
Fino a oggi, questi incontri si sono articolati attorno a quattro nuclei tematici: costruire ambienti emotivamente sani; imparare a disimparare; comunicare; e, infine, andare d’accordo con gli altri.
Alla fine di ogni incontro, ogni partecipante è invitato a esprimere – scrivendolo – ciò che “ha portato” con sé dal laboratorio. Questo – che potrebbe sembrare un semplice esercizio – in realtà è uno strumento di sintesi emotiva e di riflessione personale.
Termini come pazienza, tranquillità, fiducia, controllo e costanza sono tornati con frequenza. Menzionati a più riprese dalle singole detenute e dai singoli detenuti. Uno di loro ha scritto: “Se mi fossi fermato a riflettere, non l’avrei fatto”.
Dignità, responsabilità e nuove possibilità
Il progetto Ripartire – reinserimento sociale conferma il valore dell’approccio integrato promosso dall’AMU, che unisce competenze tecniche, sostegno emotivo e accompagnamento umano per promuovere percorsi di dignità, responsabilità e nuove possibilità per ricostruirsi una vita fuori dal carcere, dopo aver scontato la pena detentiva.