Era da tempo che Nora e suo marito desideravano espandere la loro attività, fare quel passo in avanti che potesse portare loro un reddito maggiore, ma anche – soprattutto – una maggiore soddisfazione professionale. Ambedue conoscono le potenzialità della fattoria di bovini da latte che gestiscono insieme, uno accanto all’altro, uno a supporto dell’altro, dalla mattina alla sera.
Con qualche momento di stanchezza, certo, ma senza mai abbassare lo sguardo dall’obiettivo: acquistare più capi di bestiame per produrre più latte.
La fattoria si trova nella zona di Al-Bassatin, nella città di Baniyas, dove vivono molti dei protagonisti di RestarT, il progetto di microcredito con il quale l’AMU sostiene in Siria piccole attività che generano reddito.
L’arrivo di Jouhara
Un giorno, quasi per caso, Nora ha sentito parlare di RestarT frequentando la sua parrocchia e, consultato il marito, ha deciso di candidarsi. La richiesta è stata accolta e nella loro fattoria (nonché nella loro vita) ha fatto il suo ingresso Jouhara, una nuova mucca acquistata con il finanziamento ricevuto.
Questa novità, apparentemente piccola, ha segnato un grande impatto nella gestione della fattoria di famiglia, perché con tre mucche la produzione di latte è aumentata in maniera significativa.
Di conseguenza, i due hanno potuto verificare il medesimo impatto positivo sui guadagni della piccola azienda, a tutto vantaggio di una rinnovata serenità con cui ora possono affrontare le spese quotidiane.
Nora e suo marito hanno adottato un metodo preciso per gestire le finanze: annotano entrate e uscite in un registro contabile. Il profitto settimanale viene così suddiviso: una parte viene accantonata per il risparmio, mentre l’altra viene utilizzata per le spese di casa. Lo stipendio che invece deriva da un altro lavoro che la donna svolge a Baniyas è interamente dedicato alle necessità scolastiche dell’unico figlio della coppia.
Questa organizzazione così meticolosa nella ripartizione delle risorse garantisce una certa stabilità economica e, contemporaneamente, permette alla famiglia di pianificare il futuro.
Uno sviluppo condiviso
Il prossimo passo? Nora ce l’ha già in mente: vuole acquistare una mungitrice meccanica per semplificare il lavoro e riuscire a gestire un numero maggiore di capi di bestiame.
Il desiderio di introdurre l’innovazione nella loro fattoria per stare al passo con i tempi è un segno chiaro della visione moderna di questa famiglia, la quale però non guarda solo al successo personale.
Ogni settimana, i due compiono un’azione che mette in pratica con grande generosità la clausola di reciprocità (restituire il 50% di quanto ricevuto da RestarT in denaro e il restante sotto forma di beni e servizi da offrire alla comunità): Nora e suo marito donano una parte del latte prodotto alle famiglie bisognose della loro cittadina che non hanno una fonte di reddito.
Inoltre, coltivano la terra adiacente alla fattoria e condividono i frutti del raccolto con i vicini. Per Nora, la reciprocità è un principio fondamentale: “La terra dà i suoi frutti solo se siamo pronti a condividere le sue benedizioni con gli altri”.