In Messico, al rifugio della Speranza, il percorso dei giovani ha portato al rientro in famiglia dei primi ospiti.
Lavoro, condivisione e spiritualità sono i pilastri del metodo di recupero per le persone dipendenti dall’uso di droghe e alcol che viene utilizzato al Rifugio della Speranza in Messico. Con un obiettivo ben preciso, quello di recuperare una vita sana e serena, tornando dalle loro famiglie.
Vivendo semplicemente la loro quotidianità diversi ospiti hanno utlimato il loro percorso di recupero.
Alejandro è stato uno dei primi e come segno di reciprocità verso chi ha fatto molto per lui negli ultimi mesi, ha deciso di rimanere al Rifugio come assistente a sostegno degli altri giovani della Casa. Osmar, che continua ad avere rapporti costanti con il Rifugio per rafforzare il suo percorso di recupero, è tornato a casa, dalla moglie e dal figlio piccolo, riprendendo la sua attività di fiorista.
A fine 2021 il Rifugio ha effettuato una valutazione dei risultati raggiunti, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia. La buona notizia è che oltre a Alejandro e Osmar, altri giovani hanno ottime prospettive di tornare a vivere, liberi dalle dipendenze e dai pesi della loro vita precedente. Per esempio, anche Juan, José e Juan Pablo si preparano a tornare alle loro famiglie e attività molto presto, forti del loro percorso di recupero e della loro voglia di sentirsi di nuovo componenti attivi della società.
Non ci resta che augurare loro un buon cammino e assicurare loro la nostra vicinanza durante il loro percorso di cambiamento.
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