Il miglioramento è possibile

"Ci siamo lanciati in questa idea: coltivare e vendere cipolle". Inizia da qui il racconto di Célestine Nibigira, una donna burundese che ha avuto accesso al microcredito comunitario. Con le idee, l'impegno e la fatica la sua vita e quella della sua famiglia sono cambiate

“Siamo stati sensibilizzati sulla nostra collina a partecipare ai gruppi di microcredito comunitari” racconta Célestine, protagonista in Burundi del progetto Si può fare! La strada migliore per uno sviluppo duraturo e consapevole è quella di sostenere le capacità e le idee delle comunità locali: Célestine e le sue cipolle dimostrano che un cambiamento è possibile.

A quell’invito a prendere parte a un gruppo di microcredito comunitario la donna ha risposto favorevolmente; si è confrontata con il marito per capire come gestire il denaro ricevuto in prestito e in quale attività investirlo: “Ci siamo lanciati in questa idea: coltivare e vendere cipolle”. Hanno acquistato le sementi e alcuni strumenti necessari per la produzione agricola. Il primo raccolto è stato buono “allora abbiamo deciso di utilizzare il ricavato per acquistare un vitello. Anche questa è stata un’ottima idea, perché grazie all’animale abbiamo il letame per fertilizzare i campi, che prima ci procuravamo a fatica”. Il vitello è costato 750.000 BIF (franchi burundesi).

Ma gli investimenti di Célestine e di suo marito non si sono fermati. La coppia è ormai capace di guardare al domani e pianificare: “Abbiamo continuato con le attività di risparmio e credito anche nel secondo anno di esercizio. Il microcredito permette di migliorare le condizioni di vita della nostra famiglia ed è anche una forma di educazione su come gestire in maniera efficace il denaro”.

Adesso la donna vorrebbe poter fare un salto avanti, con l’accompagnamento e la formazione di AMU e CASOBU (controparte locale del progetto): “Mi piacerebbe avere accesso a crediti maggiori, prendendo contatti, per esempio, con istituzioni finanziarie che ci permettano di chiedere prestiti più consistenti. Sono sicura di poter fare di più, perché da questa esperienza ho imparato che è possibile. Si può fare!”.

Con la tua donazione potrai aiutarci a portare avanti i nostri progetti e programmi di sviluppo

Loading...