Emergenza Ucraina: salute e dignità per chi fugge dalla guerra

Oleksandra è una delle tante persone che, costrette a fuggire, hanno trovato nell’AMU e nei suoi partner una risposta concreta alla sofferenza fisica e psicologica

A Kharkiv, una delle città ucraine maggiormente segnate dalla guerra, l’AMU è impegnata nell’assistenza umanitaria rivolta alle persone più fragili: anziani, sfollati interni, malati cronici e famiglie colpite dal conflitto. L’obiettivo è garantire cure mediche immediate e offrire ascolto e accompagnamento psicosociale in un contesto segnato dalla perdita e dall’instabilità, in collaborazione con Caritas Spes Ucraina.

Molte sono le storie che ci arrivano da Kharkiv, ciascuna di esse racchiude un percorso di vita che la guerra ha inevitabilmente e drammaticamente ribaltato. Tra queste c’è la vicenda di Oleksandra, una donna che ha potuto essere seguita grazie alle azioni di sostegno intraprese dal progetto Emergenza Ucraina.

Oleksandra, la guerra in Ucraina la costringe ad abbandonare la casa

Oleksandra ha sperimentato in prima persona l’azione concreta e indispensabile di questa assistenza sanitaria. Nata nella città di Kupyansk (nella regione di Kharkiv) nel 1949, qui ha vissuto tutta la sua vita, fino a tre anni fa. Il 27 settembre 2022, la guerra ha costretto lei e suo marito ad abbandonare la propria abitazione. È stato un momento difficile: l’evacuazione è avvenuta con l’aiuto di volontari locali, che hanno organizzato un trasporto speciale per anziani e persone con mobilità ridotta. Il viaggio è stato teso e pericoloso, tra le continue esplosioni d’artiglieria.

Oleksandra racconta di aver portato con sé solo lo stretto necessario: documenti, qualche oggetto personale e le medicine necessarie per alcuni problemi di salute cronici: un “viaggio verso il nulla”, lo descrive la donna, pieno di paura e di un doloroso senso dell’ignoto.

Riadattarsi in una nuova città

Emergenza Ucraina: sostegno medicoLa coppia è arrivata a Kharkiv, dove si è sistemata in un piccolo appartamento in affitto. Lì hanno cercato di riprendersi, ma la sensazione della perdita e la separazione da casa erano comunque molto forti. Poi, una notizia che ha definitivamente fatto crollare la speranza di un ritorno: il 15 maggio 2025, alcuni conoscenti hanno comunicato a Oleksandra che un colpo diretto d’artiglieria aveva colpito l’edificio del suo appartamento a Kupyansk, bruciandolo completamente.

Questa notizia l’ha spezzato Oleksandra. Ha sentito come se avesse perso una parte della sua anima: “La mia casa non erano solo delle mura. Lì c’erano tutta la mia storia, il ricordo delle persone amate, l’infanzia e gli anni più belli della mia vita”, ha detto tra le lacrime.

Una telefonata al centro medico sostenuto dall’AMU in Ucraina

Questo trauma psicologico ha peggiorato la sua insonnia, l’ansia e la debolezza generale, contribuendo anche all’aggravarsi delle sue malattie croniche. Dopo il trasferimento a Kharkiv, la salute di Oleksandra è peggiorata: ha iniziato a soffrire di forti dolori al cuore, disturbi del sonno, ansia crescente e stanchezza costante. Inoltre, i dolori alle gambe hanno cominciato a limitarla nei movimenti, accrescendo il senso di impotenza.

Oleksandra ha saputo della possibilità di ricorrere al sostegno medico che la Caritas Spes Ucraina e l’AMU assicurano alla popolazione sfollata di Kharkiv grazie ad alcuni amici che avevano già ricevuto assistenza e si erano detti soddisfatti per l’approccio professionale e la cura ricevuta. Su loro consiglio, ha chiamato il centro medico e ha prenotato una visita.

Cura e ascolto

Durante l’appuntamento, il medico ha visitato approfonditamente Oleksandra, misurato pressione sanguigna, battito, saturazione, ha ascoltato cuore e polmoni con lo stetoscopio, esaminato il sistema venoso e le articolazioni. Lo specialista non si è limitato a un esame fisico, ma ha offerto anche sostegno emotivo: ha spiegato come lo stress influisca sul benessere generale, dando consigli su alimentazione, riposo e attività fisica.

Alla donna è stato proposto anche un percorso di supporto psicologico, con partecipazione a incontri di gruppo per sfollati interni e colloqui individuali per superare la paura e ritrovare l’equilibrio emotivo.

 

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