All’inizio di novembre un violento tifone ha colpito le Filippine, lasciando migliaia di morti e milioni di persone senza casa. Contemporaneamente è partita in tutto il mondo un’ondata di solidarietà che ha stretto in un grande abbraccio il popolo filippino così duramente provato, per fargli sentire vicinanza, sostegno morale e supporto concreto.
Ripercorriamo alcuni avvenimenti attraverso le notizie che si sono succedute sul nostro sito.
11 novembre 2013
FILIPPINE: UN’EMERGENZA SENZA PRECEDENTI
In questi momenti drammatici è importante che la popolazione filippina riceva tutto l’aiuto possibile.
Come sempre, i più colpiti sono i poveri. Sono infatti le baracche di legno e lamiera le prime a essere state spazzate via dalla furia del tifone. Molte costruzioni fatte di mattoni hanno invece resistito al vento che in certi momenti ha superato i 300 chilometri all’ora.
L’8 novembre scorso il tifone Haiyan, forse il più violento che si ricordi nella storia, ha travolto l’area centrale delle Filippine, in particolare le province di Samar e Leyte. Tacloban, la città più colpita, conta 10.000 morti, mentre sarebbero 4 milioni le persone rimaste senza abitazione.
L’elettricità è saltata, le comunicazioni si sono interrotte, le falde acquifere sono state contaminate.
C’è emergenza sanitaria, per l’impossibilità di trasportare i feriti e di trovare medicinali. Servono con urgenza cibo e acqua potabile.
Chi desidera far pervenire il proprio aiuto può inviare un contributo su uno dei seguenti conti correnti intestati all’AMU – Associazione Azione per un Mondo Unito Onlus:
– c/c postale n. 81065005
codice IBAN: IT74 D076 0103 2000 0008 1065 005
codice SWIFT/BIC: BPPIITRRXXX
– c/c bancario presso Banca Popolare Etica, filiale di Roma
codice IBAN: IT16G0501803200000000120434
codice SWIFT/BIC CCRTIT2184D
Causale: emergenza tifone Haiyan Filippine
Speriamo che gli aiuti umanitari che stanno arrivando nelle Filippine da tutto il mondo, insieme alla grande forza di questo popolo, possano contribuire ad alleviare le sofferenze e a portare speranza. Da parte nostra vogliamo guardare avanti, e con fiducia sperare che la ricostruzione possa cominciare presto.
15 novembre 2013
INSIEME CE LA FAREMO
Tifone Haiyan, la voce di chi è sul posto e gli aiuti concreti. Condividiamo le notizie che ci sono arrivate dai responsabili del Movimento dei Focolari nelle Filippine, nostri referenti per questa emergenza.
«In un momento di dolore così, vedere la solidarietà che si muove, che cerca di arrivare agli ultimi, è fondamentale» – dice Ding, focolarina a Cebu.
«Sia il focolare, che il centro sociale Bukas Palad, si sono trasformati in centri di
accoglienza: 100 sfollati sono arrivati in questi giorni. Altri ne stanno arrivando.» Bukas Palad sorge a Mabolo, un quartiere povero della città di Cebu. Nato nel 1987 grazie ad un gruppo di medici, dentisti e infermieri, coadiuvati da persone del posto, da allora è a servizio di centinaia di famiglie e svolge programmi di nutrizione, assistenza medica, scuola materna. «Andremo a distribuire nelle città di Sigma e Aklan dell’isola di Panay cibo, vestiti, beni di primo soccorso che stanno arrivando – continua Ding. Abbiamo ritenuto importante far partire inoltre al più presto un’azione di ricostruzione delle case, che sono state completamente distrutte in queste due città.» Un’azione che sarà portata avanti grazie alla collaborazione di Azione per Famiglie Nuove e Azione per un Mondo Unito.
«Cebu è stata investita da vento e pioggia molto forti, con conseguente interruzione temporanea dell’elettricità e dell’acqua, ma senza grossi danni» – sono le notizie che diffonde Alessandra, anche lei del focolare di Cebu. «L’uragano si è abbattuto con forza nella vicina isola di Leyte, in particolare a Tacloban e nelle altre città, come Ormoc, e come anche nell’isola di Panay. Ha colpito le isole Vysaya, al centro delle Filippine. Tanti nostri amici sono salvi, ma hanno perso tutto, hanno visto spazzare via la loro casa, il tetto portato via dal vento, e poi l’inondazione. Di alcuni ancora non abbiamo notizie, ma vanno avanti le ricerche. Non è facile perché non ci sono comunicazioni, mezzi di trasporto, e non c’è sicurezza. La gente è disperata e molti hanno preso d’assalto i negozi e i centri commerciali per prendere cibo e beni necessari. In questi giorni stiamo cercando di capire come far arrivare gli aiuti in maniera sicura.
La mia esperienza più forte è quella di condividere da vicino il dolore di tante persone, la sospensione dolorosa di non avere notizie dei propri cari, la perdita di tutto. Sullo sfondo di questo, emerge così forte nell’anima che l’unica cosa che conta veramente sono proprio i rapporti, l’amore che ci lega, l’aiuto concreto che possiamo dare gli uni agli altri.»
5 dicembre 2013
TIFONE FILIPPINE, UN MESE DOPO
Primo resoconto sulla distribuzione degli aiuti
E’ passato quasi un mese da quando le isole centrali delle Filippine sono state travolte dal tifone Haiyan, che l’8 novembre scorso ha provocato quasi 7.000 morti e lasciato senza casa 14 milioni di persone.
Ecco un primo resoconto, inviatoci dai nostri referenti sul posto, su quanto fatto subito dopo il tifone.
«Immediatamente dopo l’arrivo del tifone Haiyan – ci scrivono – siamo partiti a portare soccorso a Tacloban, Ormoc e altri paesi delle isole di Leyte e Panay.
Grazie all’apporto delle comunità del Movimento dei Focolari di Cebu e Manila, fino ad oggi sono stati distribuiti circa 900 pacchi, costituiti da viveri, generi di prima necessità, teli impermeabili per la copertura del tetto, pile e batterie. Inoltre sono state ospitate presso i nostri centri circa 100 persone provenienti dai luoghi colpiti.
Il costo totale è stato finora di € 23.963, di cui € 17.963 per i pacchi di primo necessità, € 1.000 per medicine e € 5.000 per il sostentamento delle famiglie sfollate che stiamo ospitando.
Contemporaneamente ci siamo messi subito all’opera per preparare un piano di ricostruzione delle case.»