Ecuador – Il Covid19 non può toglierci la speranza

Nella provincia di Esmeraldas la situazione è critica. Ma la comunità resiste a questo periodo di emergenza.

La situazione della pandemia nella Provincia di Esmeraldas, una delle più povere dell’Ecuador, resta critica: il Covid19 continua a diffondersi, i casi accertati sono molti meno di quelli reali perchè a tante persone non viene eseguito il tampone e non ci sono medici nei villaggi. Non è ancora semplice far rispettare le norme di sicurezza legate all’uso della mascherina e dei disinfettanti, ancora molto costosi.

In molti hanno perso il lavoro: hanno chiuso le attività legate alla pesca e al turismo, fortemente ridotto, come alberghi e ristoranti.

“Quando abbiamo rischiato di chiudere la panetteria costruita e gestita con grandi sforzi per rialzarci dal terremoto del 2016, tutto è sembrato crollare. A causa della pandemia, oltre a rischiare il contagio, abbiamo temuto di perdere il nostro lavoro, non potendo più produrre e vendere pane” Sono le parole di Josefa, di Sàlima: “Poi con il progetto Esperanza abbiamo rivisto una possibilità”.
Anche una delle donne che si occupano del pollaio comunitario costruito a Macàra racconta la fase di grande incertezza che stanno attraversando: ”ho perso il lavoro che svolgevo ogni tanto per pulire le case lungo la spiaggia. Oggi non vogliono che andiamo per paura del contagio e così mi rimane solo il lavoro al pollaio per provvedere alla mia famiglia”.

Il progetto Esperanza Ecuador acquista il pane prodotto dalla panetteria comunitaria e il pollo allevato nei pollai gestiti dalla comunità, entrambi nati dal progetto post – terremoto Sunrise, per distribuirlo a famiglie che non hanno possibilità di acquistare beni di prima necessità.
Molte delle persone raggiunte dagli aiuti del progetto Esperanza non hanno altri mezzi di sostentamento, quel pane e quei polli sono gli unici alimenti che possono portare sulla loro tavola.
Nonostante queste condizioni, tutti vogliono provare a contribuire, donando del tempo o quel poco che possono condividere, per terminare la costruzione degli spazi comunitari. Così c’è chi offre lavoro gratuito, chi ospita operai e muratori per qualche tempo o chi prepara del cibo per chi lavora alle costruzioni.
La grande crisi portata dal Coronavirus ha aggravato la lenta ripresa delle comunità di Salima, 10 de agosto e Macara dopo il violento terremoto del 2016. Oggi, con il progetto Esperanza vogliamo accompagnare queste comunità a resistere nell’emergenza per poi riprendere, al più presto, il proprio cammino di sviluppo.

Con la tua donazione potrai aiutarci a portare avanti i nostri progetti e programmi di sviluppo

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