Covid19 – a Cuba, non si ferma la solidarietà

Maria è un’imprenditrice della rete EdC a Cuba che, a causa del Covid19 e le conseguenti misure di contenimento dichiarate nel Paese, ha dovuto interrompere la sua attività. Oltre a questo, lei e il marito, considerati soggetti ad alto rischio di contagio, hanno dovuto seguire una rigida quarantena, non potendo uscire di casa. Senza fonti di reddito, la situazione è stata da subito difficile.
Nonostante i disagi, le restrizioni e i pochissimi mezzi per vivere, Maria con grande spirito di resilienza ha provato a riutilizzare degli scampoli di stoffa della sua attività per confezionare delle mascherine e distribuirle gratuitamente a chi ne aveva più bisogno, riuscendo, in una settimana a produrre e distribuire oltre 200 pezzi.
Data la situazione economica, in molti le hanno suggerito di provare a vendere queste mascherine per ricavarne qualcosa, ma Maria e suo marito, guidati dalla loro fede, hanno voluto essere protagonisti nel loro piccolo di un gesto di solidarietà verso chi stava vivendo il loro stesso disagio.
Finiti gli scampoli, l’attività non si è fermata, Maria ha chiesto alle persone di portarle avanzi di stoffa così che lei avrebbe continuato a cucire e confezionare mascherine, dando vita ad un circolo di solidarietà che continua ancora oggi.
La sua storia non è passata inosservata, e tramite l’intermediazione di AMU, Maria e suo marito hanno ricevuto, da altri imprenditori, un aiuto straordinario che oggi permette loro di affrontare l’emergenza e coprire i bisogni della famiglia.
L’emergenza causata dal Covid19 ha portato molte difficoltà in tutto il mondo, ma sono sempre di più le storie che raccontano come anche nel disagio si possa riuscire ad essere punto di riferimento per gli altri e attivare un circolo virtuoso di reciprocità.

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