Buenos Aires, un nuovo “sendero” per i giovani ex tossicodipendenti

Sendero Joven è un progetto educativo destinato a 34 giovani in fase di recupero dalle dipendenze. Per fornire loro strumenti che li rendano protagonisti del proprio destino.

I giovani argentini, soprattutto quelli che vivono nelle periferie delle città, si confrontano con situazioni che mettono a dura prova la speranza di una vita dignitosa. A quali possibili orizzonti possono guardare queste generazioni, quando immaginano il loro futuro? Da questa domanda è nata l’esperienza del progetto formativo Sendero Joven.

Cercare una risposta a questo quesito non è certo una sfida facile per coloro che vivono ai margini della società argentina. Non solo perché spesso mancano i mezzi concreti che possano garantire una vita decorosa, ma anche perché c’è un altro ostacolo da superare: quello di una cultura diffusa che relega questi ragazzi nella “gabbia” dell’impossibilità di cambiare le proprie condizioni di vita.

Invece è possibile. Ed è proprio da questa prospettiva che è nata la proposta formativa di Sendero Joven.

Il progetto, parte di uno studio di fattibilità, nasce dalla volontà di fornire strumenti che consentano a questi giovani di guidare il proprio destino per poi acquisire, in maniera graduale, capacità e competenze che spianino la strada verso una vita sociale più aperta.

sendero joven - progetto per i giovani di Buenos AiresSendero Joven ha però anche un altro obiettivo, altrettanto importante: accompagnare questi ragazzi a ragionare sulla spiritualità e a vivere la fraternità come base dell’essere comunità.

Questa proposta formativa è nata nel 2022 dalla collaborazione tra l’AMU e le “Fazendas de la Esperanza” per l’accompagnamento di 34 giovani, in fase di recupero dalle tossicodipendenze, nelle case di accoglienza di Buenos Aires e di Tucuman. Il percorso educativo si compone di 70 laboratori: 35 riguardano la formazione umana e 35 la spiritualità. I laboratori sono divisi in quattro grandi tematiche: identità, relazioni e conflitti, etica e comunicazione, scelte di vita.

Il progetto pilota realizzato nel 2022 ha dato risultati molto positivi. Giovani, tutor e gestori delle case di accoglienza coinvolte – le Fazendas – hanno potuto eseguire una prima valutazione dei risultati, mettendo a disposizione dati che permetteranno di migliorare le diverse metodologie e gli approcci fin qui applicati per il recupero e il reinserimento dei giovani.

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