Padre e figlio lavorano nella stessa officina, ad Aleppo. È un’attività tutta loro, che gestiscono insieme. George, il ragazzo, è un elettrauto che dal 2020 ogni giorno varca la soglia della sua attività e si tuffa nel mondo dei motori.
Il settore automobilistico è la sua passione, per questo forse ha sentito la necessità di fare un passo avanti, di crescere professionalmente, cosa che non è affatto semplice nella sua città – Aleppo – e in un Paese – la Siria – dalle gravissime condizioni economiche.
Eppure George non si è arreso: quando ha scoperto l’esistenza del programma RestarT ha deciso di candidarsi per entrarne a far parte e avere così l’opportunità di ampliare le propria officina.
Con RestarT questa officina di Aleppo è cresciuta
Per prima cosa, ha richiesto che gli venissero forniti alcuni pezzi di cui aveva bisogno ma che non possedeva, e la sua richiesta è stata approvata. Una volta ricevuto il supporto, George ha portato i componenti in officina e ha creato un foglio di calcolo dedicato alla contabilità, così da poter monitorare con precisione i profitti mensili, i pezzi venduti e il prezzo netto di ciascun articolo.
Non si è fermato qui: ha approfondito le sue competenze nell’elettronica automobilistica completando un corso annuale di formazione, con tanto di test informatici. Ha poi iniziato a vendere pezzi di ricambio, tenendo traccia dei guadagni e reinvestendoli in nuovi componenti, per far crescere ulteriormente la sua attività senza perdere valore.
La reciprocità è… far felice un bambino
Ma George non pensa solo al lavoro. Lo scorso anno, ha voluto fare un gesto di condivisione, di reciprocità: ha donato dei vestiti a un bambino che non poteva permetterseli, così che anche lui potesse essere felice.