Siria, Firas: “Sono tornato a una vita normale”

Firas, un bibliotecario di 46 anni che vive ad Hama, in Siria, non poteva più permettersi l’acquisto di medicinali per lui essenziali dopo un trapianto di rene. Essendo troppo costosi, aveva arbitrariamente dimezzato le dosi. Ma la sua salute ne stava risentendo.

Quando può, Firas porta sorrisi e dolci al personale del centro medico dove è curato. Ma la sua malattia non sempre gli ha permesso questa serenità, causa la mancanza di denaro per provvedere all’acquisto di medicinali. Era il 2005 quando Firas ha scoperto di avere un’insufficienza renale; due anni dopo è stato sottoposto a un trapianto di rene, donatogli dalla sorella Hanouf. Oggi Firas ha 46 anni, fa il bibliotecario in una scuola, e vive assieme alla sorella.

Dopo l’operazione “la mia vita è cambiata molto, sono diventato un’altra persona”. Doveva continuare a prendere farmaci immunosoppressivi, ma la sua salute era buona. Finché però la Siria non è stata stravolta dalla guerra e dalla conseguente crisi economica, a quel punto Firas non poteva più permettersi l’acquisto dei farmaci diventati troppo costosi: con il suo stipendio da bibliotecario non riusciva a coprire le spese della casa e della vita quotidiana, così è stato costretto a dimezzare la dose di pillole: solo due al giorno, invece delle quattro necessarie. Una decisione presa senza il consenso del medico, che al contrario lo aveva sconsigliato.

Poi Firas ha avuto modo di conoscere il centro medico aperto nella città di Hama grazie al progetto “Semi di Speranza”: una struttura dedicata alle persone malate di cancro e a chi ha bisogno di fare dialisi. L’uomo ha riacquistato salute e fiducia: “Prima di conoscere il centro medico ero sotto pressione fisica e psicologica, avevo paura perché avevo ridotto le dosi delle medicine. Non incontravo più i miei amici, non volevo che sapessero della mia sofferenza. Ma dopo che Semi di Speranza ha iniziato a garantirmi i farmaci, sono diventato amico del personale che vi lavora, mi hanno fatto sentire quanto valgo e che non sono un peso per nessuno. Mi sono così tanto rilassato che è tornado il sorriso sul mio volto ed è tornata la mia vita normale”. Anche la sorella di Firas, prima in ansia, adesso si sente più tranquilla.

Ghona, a capo della struttura medica di Hama, così descrive il bibliotecario: “Quando abbiamo visto Firas per la prima volta era molto magro. La sua salute e le sue condizioni psicologiche non erano buone. Durante una visita effettuata nel sua casa, abbiamo notato che anche la sorella Hanouf era stanca e spaventata. Abbiamo iniziato a fornirgli le medicine e a star loro il più vicino possibile. Trascorsi alcuni mesi abbiamo visto i cambiamenti di Firas sia psicologici che fisici. All’inizio era molto timido, ma poi quando veniva al centro si fermava a parlare e talvolta ci portava anche dei dolci. I farmaci garantiti a Firas tramite il progetto “Semi di Speranza” hanno avuto un effetto positivo non solo sulla salute fisica dell’uomo, ma anche sul suo umore.

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