Messico, la sfida di Oscar: il foraggio idroponico

A Casa San Benito, in Messico, Oscar ha intrapreso una sfida: riuscire a sostituire il mangime industriale dei conigli con il foraggio idroponico: “Ho messo al servizio di tutti una conoscenza che avevo fin dai tempi della scuola”.

La vita degli ospiti di Casa San Benito, in Messico, scorre seguendo i ritmi quotidiani dettati dai percorsi di riabilitazione. Ciascuno è impegnato nelle proprie attività; ciascuno mette a disposizione degli altri quello che sa fare. Si valorizzano talenti, si condividono competenze. Il progetto LiberarSè – Rifugio della Speranza sostenuto dall’AMU cerca di far fronte alle forti diseguaglianze del tessuto sociale che in Messico favoriscono disoccupazione e marginalizzazione, passando anche attraverso la reciprocità. La storia di Oscar, e della sua sfida nell’impiego del foraggio idroponico,  ne è un esempio.

A Casa San Benito Oscar si occupa dell’allevamento di conigli. Ma il costo dei mangimi aumenta continuamente. Bisognava trovare una soluzione alternativa al loro acquisto, pure necessario. Messico, ci si prepara alla coltivazione del foraggio idroponicoCosì Oscar ha proposto di implementare un piccolo modulo di foraggio verde idroponico – una tecnica di coltivazione fuori dal suolo – per alternare e magari poi sostituire gradualmente l’uso del mangime industrializzato con quello ottenuto dalla biomassa vegetale di mais e frumento. Questo tipo di foraggio presenta notevoli vantaggi: una elevata digeribilità e una migliore qualità nutritiva. Perfetto dunque per i conigli dell’Azienda Agricola San Benito.

L’idea di Oscar è al momento in una fase di sperimentazione. Il modulo di prova utilizza 15 vassoi inseriti in una struttura di metallo che Rubèn, I germi del foraggio idroponicoun giovane fabbro ospite di Casa San Benito, ha costruito con materiali riciclati. Per ogni vassoio si possono produrre dagli 8 ai 10 chilogrammi di foraggio e il suo ciclo produttivo varia dai 12 ai 15 giorni. È una produzione economica e redditizia, richiede infatti solo acqua e semi.

Per Oscar l’allevamento dei conigli con questo mangime è una sfida: “Mi sento felice e grato di aver potuto mettere al servizio di tutti un’esperienza e una conoscenza che avevo fin dai tempi della scuola, anni fa”. E aggiunge con orgoglio: “Qui non si sprecano talenti, ma li si rendono utili per gli altri”. 

Nelle prossime settimane i primi chili di foraggio idroponico potranno essere “assaggiati” da una parte dell’allevamento di conigli, per poi procedere a una sostituzione graduale, sotto la supervisione di personale zootecnico specializzato.

 

Con la tua donazione potrai aiutarci a portare avanti i nostri progetti e programmi di sviluppo

Loading...