Educare alla cittadinanza? Sfida o opportunità?

Essere cittadini oggi significa rimettere in gioco il proprio ruolo. Nell’odierna società globalizzata, simbolo di consumismo ed omologazione delle peculiarità di ogni individuo, risulta essere sempre più importante, non solo prendere coscienza e consapevolezza della realtà circostante, ma anche cominciare a renderci conto delle differenze che ci caratterizzano come esseri umani, valorizzandone le diversità e […]

Essere cittadini oggi significa rimettere in gioco il proprio ruolo.

Nell’odierna società globalizzata, simbolo di consumismo ed omologazione delle peculiarità di ogni individuo, risulta essere sempre più importante, non solo prendere coscienza e consapevolezza della realtà circostante, ma anche cominciare a renderci conto delle differenze che ci caratterizzano come esseri umani, valorizzandone le diversità e creando le basi per una necessaria convivenza interculturale, aspetto ordinario del vivere sociale della maggior parte delle nostre comunità. L’intercultura diventa, così, una chiave di volta e caratteristica fondamentale per un arricchimento culturale reciproco tra culture, identità e appartenenze.

La globalizzazione rimette inevitabilmente in gioco anche il ruolo degli educatori e della comunità educante tutta, nella riappropriazione e nel trasferimento dei valori alle nuove generazioni nella funzione educativa. Papa Francesco parlando di educazione menziona più volte la parola “coraggio”: il coraggio di investire in un progetto educativo nuovo, di generare processi che superino le frammentazioni, il coraggio di avere speranza e desiderio di pace e giustizia.

Le parole del Papa pongono ancora una volta l’accento sul valore dell’educazione non solo come dono e bagaglio esperienziale, ma anche come strumento attivo per un cambiamento, un modo attraverso cui i giovani, gli educatori, i genitori e la comunità tutta possa “umanizzare il mondo”, contribuendo alla costruzione di una società votata alla pace e alla giustizia.

L’Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) assume, dunque, in questa prospettiva, un valore inestimabile. Viviamo in un mondo interdipendente e poliedrico ed è per questo che la necessità di mantenere lo sguardo aperto verso il pianeta e la globalità si fa sempre più urgente. È necessario promuovere un apprendimento che permetta di estendere gli orizzonti educativi e che insegni alle nuove generazioni il legame tra le scelte individuali e globali con le problematiche legate alla sostenibilità del nostro pianeta, inteso in tutte le sue dimensioni, permettendo loro di riconoscere il proprio status di appartenenza ad una comunità globale.

L’inserimento dell’Educazione Civica nei curricula scolastici con la Legge 92/2019, rappresenta dunque un nuovo mattone nella costruzione della dimensione di Cittadinanza dei ragazzi. Tramite l’insegnamento della Costituzione, della cittadinanza digitale e della sostenibilità, i ragazzi del primo e secondo ciclo di studi hanno modo di comprendere argomenti utili alla propria formazione in qualità di cittadini del mondo, possono comprendere il valore dei propri diritti e riconoscere le proprie responsabilità. A ciò si aggiunge la responsabilità dei docenti di sviluppare ed arricchire percorsi didattici in ogni disciplina e attività, in modo da garantire la promozione e il trasferimento di competenze di cittadinanza globale.

Ad oggi, l’Educazione alla cittadinanza globale (ECG) si declina in molte forme, una è la proposta che AMU ha fatto in questo anno scolastico attraverso la metodologia dell’Apprendimento Servizio Solidale (APSS), un approccio pedagogico che permette agli educatori di avere gli strumenti metodologici per supportare i giovani in azioni concrete di cittadinanza, in un connubio tra apprendimento curricolare e il servizio verso la propria comunità, in un’ottica solidale. I giovani assumono, così, il ruolo di protagonisti del cambiamento, partendo da un bisogno concreto, sviluppando nuove competenze e spirito critico nel leggere la realtà che li circonda e nell’attivarsi per migliorarla.

L’ECG rappresenta, dunque, un importante strumento educativo e di apprendimento, e un “dono”, perché offre alle nuove generazioni la possibilità di sviluppare una formazione che va al di là del semplice insegnamento curricolare, ma si coniuga in tutto e per tutto con le loro esperienze di vita, in virtù dello status di “cittadini del mondo”.

L’ECG è speranza, poiché «invita alla co-partecipazione e alla trasformazione della logica sterile e paralizzante dell’indifferenza in un’altra logica diversa, che sia in grado di accogliere la nostra comune appartenenza» (Papa Francesco).

Per maggiori info e per prendere parte alle nostre attività, visita la sezione del sito dell’AMU dedicata all’Educazione alla cittadinanza globale

Con la tua donazione potrai aiutarci a portare avanti i nostri progetti e programmi di sviluppo

Loading...