Ecuador, Maricelda ha riscoperto la reciprocità

In Ecuador, Maricelda fa parte del gruppo di donne che portano avanti le attività produttive nate dopo il terremoto. Il loro impegno, oggi, non dimentica la reciprocità verso chi ancora vive in difficoltà.

A Macará (Ecuador), dopo il terremoto del 2016, l’avvio dei progetti di ricostruzione economica e psicosociale Sunrise, Esperanza e Sunrise + ha permesso anche alle donne di diventare protagoniste dello sviluppo della propria comunità. Maricelda è una di loro e attualmente è impiegata nelle attività di allevamento di polli e di vendita di carne suina, che le permette di avere un reddito e contribuire all’economia famigliare.

Grazie alla condivisione di idee con il gruppo, Maricelda ha anche esteso la sua attività: prepara pasti pronti, come le empanadas, che poi rivende a chi le ordina tramite WhatsApp.

“È stato importante partecipare al lavoro di gruppo. Ora alleviamo polli e poi vendiamo sia quelli che la carne di maiale. Siamo molto orgogliose di tutto ciò che abbiamo realizzato e vogliamo continuare perché stiamo anche aiutando la nostra comunità”.

Maricelda e il gruppo di donne di Macará, infatti, hanno scelto di mettere in campo azioni di reciprocità per restituire ciò che hanno ricevuto, dare anche ad altri una possibilità di cambiamento e non dimenticare chi oggi vive ancora in una situazione di difficoltà.
Con l’accompagnamento del progetto hanno deciso di istituire un fondo speciale per sostenere famiglie vulnerabili e alcune iniziative a favore della comunità.

“Ci sono famiglie che stanno attraversando difficoltà economiche o di salute. Recentemente abbiamo saputo di una vicina malata di cancro aveva bisogno di supporto, allora abbiamo pensato di organizzare attività di raccolta fondi legate al bingo o alla vendita di cibo, per aiutarla durante il periodo in cui si è sottoposta al trattamento di cura. Abbiamo contribuito anche con una parte delle nostre entrate della vendita di pollo e maiale.

Recentemente, con il supporto del progetto e dei nostri contributi, siamo stati anche in grado di installare sei computer nella casa comunale. I genitori della comunità si sono congratulati con noi e, vedendo questo fatto concreto, si sono impegnati a sostenere la cura di questo spazio per lo studio dei bambini”.

Maricelda in questi anni ha imparato un lavoro, ora può guardare al suo futuro con speranza. Del suo percorso porta con sé anche la riscoperta del valore della solidarietà, della coesione con il suo gruppo e l’unità costruita con le sue compagne, con le quali vuole continuare a: “condividere, parlare, camminare, aiutare”.

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