[:it]Alla Sagra di Pignataro Maggiore tutta la comunità si muove spinta dalla voglia di “donare”.
Lo scenario è quello di un paese della provincia di Caserta, Pignataro Maggiore. Con il suo territorio, i suoi profumi e sapori tradizionali, la carne, le verdure succose, i dolci fatti in casa.
I protagonisti, anzi la protagonista, è la comunità che a Pignataro e nelle zone limitrofe, vive. Una comunità che, stimolata dalla forza e energia dell’Associazione Insieme per l’Unità dei Popoli – Onlus, si attiva, non solo come somma dei singoli.
Questi sono gli elementi base della “Sagra degli Antichi Sapori”, che ogni anno riunisce tantissime persone all’inizio di luglio, per superare in compagnia le prime serate veramente calde della stagione.
Ma c’è un elemento in più, che rende speciale la Sagra di Pignataro. Un elemento che spinge tutti i partecipanti a dare qualcosa per la riuscita della festa.
Il “dono” è il vero motore della festa e lo si percepisce nei gesti e nell’impegno che ciascuno pone nelle azioni che mette in campo.
È un dono, prima di tutto, la passione e il tempo che ciascuno dedica alla preparazione della Sagra. Ci sono dei veri e propri “Professionisti”, ma tutti svolgono la propria attività in maniera volontaristica e gratuita.
Volontario e gratuito è il tempo che in molti dedicano all’allestimento degli stand (anche quelli prestati), all’allestimento delle strutture o nella logistica (raccogliendo e trasportando i tavoli e le sedie, frigoriferi, friggitrici, ad esempio). Volontari sono i tantissimi, ragazzi e non, che ogni sera si alternano dietro i banconi nei punti ristoro; volontarie sono le donne che dal pomeriggio impastano e preparano il famoso “guanto” fatto di pasta fritta dolce, tipico della zona; volontari sono tutti coloro che preparano i pasti nelle loro case per poi portarli agli stand.
Insomma quello che si percepisce è un clima di grande collaborazione. Si sente nell’aria la voglia di contribuire, ognuno come può e ognuno quanto può, alla riuscita dell’evento. Così giovani e meno giovani sono tutti coinvolti e la fatica che ogni sera si fa sentire, non è nulla rispetto alla soddisfazione di aver creato, ancora una volta, un momento di grande festa per tutta la comunità.
Gratuite sono praticamente anche la maggior parte delle materie prime e del cibo che viene preparato e venduto. Sì, perché anche in questo la Sagra degli Antichi Sapori e gli amici dell’Associazione Insieme per l’Unità dei Popoli – Onlus sottolineano la vocazione legata al dono devolvendo gli incassi della Sagra a un progetto di cooperazione e sviluppo di AMU.
Una collaborazione che va avanti da anni e che quest’anno ha scelto di sostenere il progetto “Acqua Fonte di vita” che partirà a settembre 2017 e porterà acqua potabile, formazione sanitaria e microcredito a una popolazione complessiva di circa 8.000 persone nella collina di Rukanda, in Burundi.
Anche quest’anno, quindi, non possiamo che ringraziare gli amici di “Insieme per l’Unità dei Popoli” non solo per il sostegno al progetto, ma soprattutto per lo spirito di condivisione e collaborazione che è alla base dell’organizzazione della sagra e che caratterizza i progetti AMU.