Per la Conferenza Mondiale sul clima mancano pochi giorni al via
La Conferenza sul clima dovrebbe tenersi a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre 2015. Il condizionale è d’obbligo perché non sono stati ancora risolti alcuni nodi riguardanti la sicurezza. Sono state intanto annullate le manifestazioni pubbliche legate alla Conferenza, che prevedevano la partecipazione massiccia della società civile a supporto, incoraggiamento e monito verso quanti dovranno prendere decisioni tanto importanti per la vita dell’umanità. Qualcuno ritiene che in questo modo l’incontro assumerà una fisionomia più burocratica e meno partecipata, ma forse non è un male. Perché quel che conta alla fine sono gli impegni concreti che verranno presi nell’insieme e dai singoli Paesi, attraverso decisioni che inevitabilmente andranno a scomodare gli interessi di molti. D’altra parte, le associazioni ambientaliste più agguerrite non mancheranno di esprimere il loro parere attraverso i social network.
L’obiettivo della Conferenza è quello di trovare un accordo importante e vincolante sulla riduzione delle emissioni globali di CO2, allo scopo di mantenere l’innalzamento della temperatura globale – rispetto al secolo scorso – sotto i due gradi, soglia oltre la quale sono previsti cambiamenti climatici con conseguenze catastrofiche.
Ci sono molti problemi da affrontare, non ultimo la distribuzione delle responsabilità e degli oneri finanziari fra Paesi ricchi e Paesi impoveriti, che ha già dato origine a dibattiti vivaci.
In ogni caso il nostro futuro passa anche attraverso questa Conferenza; per questo la seguiamo con interesse, approfittando dell’occasione per rifare un check-up personale sulla nostra possibilità di abbattere l’emissione di CO2 nella nostra vita quotidiana e negli ambienti in cui viviamo.