Dalla nostra scuola San Francisco de Asís, padre Emeterio ci racconta piccoli e grandi fatti quotidiani. Qui ne riportiamo uno; altri saranno pubblicati sul prossimo numero di AMU Notizie.
Era di lunedì. Gli alunni della scuola cominciavano ad arrivare. Come sempre succede, arrivavano prima quelli che abitavano più lontano.
Suona la campanella per entrare in aula, ma prima recitiamo la preghiera comune e condividiamo un pensiero che ci guidi nella settimana che sta per cominciare.
Chiedo ad uno dei bambini che di solito arrivano tardi di esprimere un proposito per i giorni successivi.
La risposta è semplice ed immediata: «Meno ritardi. Cercheremo di essere più puntuali.» Una risposta tanto inaspettata e al tempo stesso quella che dovevamo aspettarci! Anche alcuni studenti e insegnanti si attendevano un pensiero più generico e non qualcosa che poteva toccare direttamente il comportamento di chi lo proponeva.
Così ogni giorno riscopriamo di più la nostra ragione di esistere e il motivo per cui abbiamo cominciato l’avventura di questa scuola: per cambiare il mondo dobbiamo cominciare da noi stessi.
In seguito, durante la settimana, ho notato un cambiamento significativo nell’attitudine alla puntualità di tutti i bambini (e anche degli insegnanti!), e specialmente di Fredy, lo studente che si era impegnato in prima persona.
Padre Emeterio Castañeda