Nei suoi racconti e nelle sue foto, le sensazioni e le speranze degli abitanti della collina dove per la prima volta sta arrivando l’acqua potabile, che qui si chiama “amazi meza”.
A Rukanda, Francesco ha incontrato alcune delle 1300 famiglie che adesso possono accedere all’acqua potabile. “Avere l’acqua potabile è un miracolo. Non ho parole per dirvi quanto è importante. Adesso beviamo acqua pulita, cuciniamo e laviamo il cibo con acqua pulita, i bambini si lavano con acqua pulita e le malattie stanno già diminuendo. Siamo fieri di avere l’acqua potabile e di poter ricevere le vostre visite. Grazie infinite per la vostra collaborazione!”
Una donna ci ha raccontato che: “da quando sono piccola non ricordo che qualcuno si sia mai interessato al nostro bisogno di avere acqua potabile; e invece adesso si, e anch’io ho voluto fare tutta la mia parte scavando le trincee per far passare le tubazioni dell’acquedotto.”
E il capo villaggio ci ha spiegato che in poche settimane i bambini “si sono già affezionati all’acqua potabile, al punto che quando non la vedono uscire dalle fontane (per i lavori ancora in corso) si mettono a piangere!”
Ma sviluppo, per queste terre e per queste popolazioni non è solo “acqua potabile”.
Insieme alla costruzione dei 23 km di acquedotto, infatti, stiamo avviando gruppi di microcredito comunitario, per migliorare le condizioni economiche delle famiglie. Noi offriamo formazione e accompagnamento tecnico, mentre il capitale viene dagli stessi partecipanti, che ogni settimana si impegnano a risparmiare e contribuire con circa 1 euro. A turno, poi, ognuno chiede un prestito da investire nella propria attività: commercio di frutta e verdura, coltivazione, ecc.
In questi giorni, quattro donne hanno testimoniato la straordinaria efficacia di questa esperienza: “Io ho ricevuto un prestito di 10.000 franchi (circa 3 euro), li ho investiti per comprare e vendere al mercato e in due mesi il mio capitale è già di 40.000 franchi (circa 13 euro)”. “Io – dice un’altra – ho già guadagnato il doppio di quello che ho ricevuto in prestito migliorando le mie coltivazioni”, e così gli altri racconti.
Grazie al vostro sostegno, oggi, il sogno dell’acqua potabile, a Rukanda, si sta realizzando.