Aiutiamo 60 famiglie siriane a soddisfare i propri bisogni essenziali, affiancandole nella gestione e nell’implementazione di attività generatrici di reddito.
La crisi siriana ha avuto inizio il 15 marzo 2011; da questa data sono seguiti anni di guerra che hanno martoriato il Paese, portando con sé gravi ripercussioni psicologiche, economiche e sociali. Senza prospettive di ricostruzione o di ripresa economica le famiglie hanno visto peggiorare le loro condizioni: si stima che il 90% della popolazione viva al di sotto della soglia di povertà e che siano molti i siriani che non riescono a soddisfare i bisogni primari.
In questo contesto nasce l’idea di avviare un progetto che crei opportunità lavorative adeguate all’attuale mercato siriano e in grado di garantire un reddito minimo alle persone.
Il progetto RestarT (Ripartire per Restare) è rivolto a chi ha esperienza nel campo delle attività produttive e/o commerciali, ma ora è disoccupato. In questo modo, chi ha un progetto avrà un sostegno per realizzarlo, migliorare le sue condizioni economiche e contribuire alla ricostruzione del Paese dopo la guerra.
I beneficiari ricevono beni strumentali e tutto il necessario per avviare la propria attività; dopo l’iter di formazione e verifica, restituiscono il 50% di quanto ricevuto in denaro e il restante sotto forma di beni e servizi, che gli stessi si impegnano a offrire alla comunità. Ciascuno può, ad esempio, offrire un posto di lavoro, o corsi di formazione nel proprio ambito, in modo da aiutare chi ne ha bisogno a far partire o migliorare la propria attività.
Realizzato con il contributo EdC – Economia di Comunione.