Su AMU Notizie n. 2/2015, uscito la scorsa settimana, Angelo Sabino e Paolo Del Vecchio (nella foto insieme a Giampaolo Bucci che ha documentato il viaggio) raccontano le loro impressioni di viaggio a Bolívar (Perù) in occasione dell’inaugurazione della scuola San Francisco de Asís.
Siamo Angelo e Paolo, due giovani appartenenti ad “Insieme per l’Unità dei Popoli”, una ONLUS del nord del casertano che si occupa di solidarietà internazionale. La nostra associazione lavora da più di quindici anni ed ha visto realizzarsi molti obiettivi grandi e piccoli. Tuttavia mai si era riusciti a compiere il passo ulteriore, forse quello più importante, di creare un legame diretto con quelle persone lontane, delle quali ricevevamo molte notizie ma condividevamo obiettivi e speranze solo attraverso il nostro impegno qui. Siamo cresciuti, personalmente e come organizzazione, maturando lentamente la voglia di fare quel passo in più, di condividere del tempo con loro.
Per questo oggi ci riteniamo davvero fortunati ad aver vissuto questa esperienza e torniamo a casa con gioia, portandoci dietro un enorme bagaglio. Siamo stati inondati dal calore dei bolivariani, soprattutto dei bambini. Abbiamo visitato le loro case, ripercorso la lunga strada che alcuni di loro fanno per raggiungere il paese. Siamo rimasti disarmati dall’infaticabilità e dalla lungimiranza che don Emeterio ha dimostrato nella realizzazione di questo progetto.
Ci ha soprattutto colpiti constatare dal vivo, cosa niente affatto scontata, di non poter aiutare qualcuno a realizzare un obiettivo senza prima arrivare a condividerlo ed a sentirlo proprio da entrambe le parti. Crediamo che Emeterio sia stato davvero prezioso in questo, forse insostituibile. Ha saputo mostrare la forza e la validità della sua idea ad una popolazione locale inizialmente scettica e diffidente. Ha creato intorno alla scuola ed alla parrocchia un ambiente in cui tutti si sentono partecipi e responsabili. È un clima di comunione che ci ha inebriati e che porteremo sempre nel cuore, come Bolívar ed Emeterio, nella speranza di rivederci presto.
Angelo e Paolo