[:en]AMU Portugal’s initiative to combat unemployment has also received praise from public institutions.[:it]Serve un approccio personalizzato per trovare valide risposte alla disoccupazione.[:]
Progetto concluso
Un’iniziativa di AMU Portogallo per contrastare la disoccupazione ha ottenuto apprezzamenti anche dalle istituzioni pubbliche.
C’erano una volta i Paesi ricchi e i Paesi poveri, il divario fra Nord e Sud del Mondo era chiaro e i confini ben delineati. Oggi la distinzione non è più così netta e la crisi economica ha fatto emergere anche in Europa delle aree di povertà che in passato erano tenute sotto controllo.
In Portogallo circa il 12% della popolazione è senza lavoro; la disoccupazione giovanile si aggira invece attorno al 28%. Per contribuire a limitare questo problema, a partire dal 2015 l’AMU del Portogallo ha avviato il progetto RAISE, parola che in inglese significa “sollevare”, ma è anche l’acronimo di Risposta Alternativa di Integrazione Sociale e Imprenditorialità.
La prima fase delle attività si è conclusa con ottimi risultati:
– 50 persone disoccupate sono state accompagnate con percorsi di integrazione, di formazione e di tirocinio;
– 20 persone hanno trovato lavoro presso terzi;
– è iniziata la collaborazione con alcune aziende del territorio;
– è stata costituita un’azienda a gestione famigliare.
Uno dei punti di forza del progetto, apprezzato anche dalle istituzioni pubbliche, è l’approccio personalizzato con ciascuno dei partecipanti, che permette di avviare per ognuno il percorso più adatto alle sue capacità e possibilità.
Un particolare ambito della formazione riguarda principi, valori e metodologia dell’Economia di Comunione: è un aspetto importante per non ricadere negli errori di un’economia malata e fine a se stessa, e costruire una rete di relazioni solidali, unica vera garanzia per il futuro.