Quando Mohamed ha iniziato a frequentare il centro Koz Kazah, si scontrava spesso con i suoi amici attaccandoli sia verbalmente che fisicamente, provocando diffidenza da parte degli altri che, quindi, lo cominciavano ad escludere per i giochi e le attività di gruppo.
Anche con l’aiuto degli insegnanti, Mohamed, è stato inserito in un programma di sostegno psicologico per cercare di capire i suoi problemi e per capire come influissero sul suo comportamento, per poi provare a risolverli.
Ben presto è stato evidente che una delle principali problematiche del ragazzo era riconducibile al fatto che nessuno lo aveva mai trattato come una persona importante, valida e in grado di assumersi delle responsabilità.
Il suo terapista, allora, ha iniziato a responsabilizzarlo con piccoli compiti per metterlo alla prova. Al contrario di quanto faceva prima, davanti a queste richieste, si è rivelato gentile e responsabile. Non è passato troppo tempo che Mohamed abbia ritrovato fiducia in sé stesso, non avendo più un atteggiamento ostile e di difesa verso le alter persone e questo è bastato perché cambiassero i suoi comportamenti e le sue reazioni.
Mohamed si è anche offerto di aiutare gli educatori e gli insegnanti del centro KozKazah in diverse occasioni.
La cosa più bella, però, rimane che ora Mohamed è contento di stare in mezzo ai suoi amici e loro sono tornati ad accoglierlo e a condividere giochi e attività con lui.
Mohamed è diventato una persona sempre pronta a dare una mano, aiutando gli educatori e gli insegnati un po’ in tutto. Di solito aiuta i volontari ad organizzare cerimonie ed incontri promossi dalla Fondazione Koz Kazah.
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[Foto di repertorio del progetto “Chance for tomorrow”][:]