Progetto Fraternità con l’Africa: chi sono i destinatari delle borse di studio? Ecco la storia di Estelle.
Figlia maggiore di una famiglia ivoriana con 8 figli, Estelle K. ha studiato ad Abidjan sociologia con indirizzo sanitario.
Dopo un’esperienza triennale presso una clinica di Abidjan, nel 2006 si è trasferita a Man dove ha potuto contribuire alla costruzione del centro medico del Movimento dei Focolari (nella foto il nuovo centro quasi ultimato).
Terminato il progetto ha sentito il bisogno di approfondire le sue competenze gestionali. Nel frattempo è morto suo padre e, dovendo sostenere la sua numerosa famiglia, Estelle ha chiesto di accedere ad una borsa di studio di “Fraternità con l’Africa”. Ha così potuto frequentare un corso a distanza in “Gestione delle organizzazioni, ong e associazioni no profit” con l’università di Ouagadougou, in Burkina Faso, che le ha permesso di continuare a lavorare e studiare contemporaneamente.
Al termine della sua formazione, con il supporto del suo tutor e dell’AMU, è andata in Burundi a fare uno stage in amministrazione e finanze presso CASOBU, una delle ong con cui lavoriamo da anni.
«È stata una bella opportunità concreta per me perché era la prima volta che uscivo dalla Costa d’Avorio e ho potuto conoscere altre culture e imparare molto da CASOBU, ad esempio il loro approccio al microcredito. Quando sono rientrata nel mio paese ho deciso di iniziare anch’io a proporre questo modello di microcredito cominciando con persone che conoscevo. Abbiamo già formato 2 gruppi che fino ad oggi sembrano funzionare bene…»
«Oggi – continua Estelle – lavoro nel centro medico sociale di Man dove mi occupo di amministrazione, finanze e gestione del magazzino… Finiti gli studi, ho pensato che, pur non potendo dare un contributo materiale, potevo mettere il mio tempo libero a disposizione del progetto Fraternità con l’Africa. Così redigo i rapporti, raccolgo le candidature e curo l’amministrazione.»
La sua esperienza di studentessa e beneficiaria di una borsa di studio, unita al lavoro a stretto contatto con quanti localmente lavorano al progetto “Fraternità con l’Africa”, ha alimentato alcune preziose riflessioni.
Per sapere di più sul contributo di Estelle al progetto Fraternità con l’Africa e sul Centro Medico di Man, leggi l’articolo integrale su AMU Notizie n. 2/2015 (pagine 8-9) >>>