La tragedia di Lampedusa – ha scritto Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari – «esige una profonda presa di coscienza sulle cause delle immigrazioni e sulle ingiustizie sociali, politiche ed economiche che ne stanno alla base. La politica nazionale, europea e internazionale deve assicurare a tutti gli uomini che vivono sul pianeta la possibilità di una vita sicura e dignitosa in nome della comune umanità, che oltrepassa ogni frontiera e va al di là degli stessi ordinamenti giuridici quando essi ledono i diritti fondamentali delle persone».
«Chiediamo perdono a Rashid, Mohamed, Omar, Moustapha, Angel, Amy… a tutti coloro che ieri hanno perso la loro vita nel mare di Lampedusa … semplicemente perché erano in cerca dei loro diritti». Con queste parole Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione CIPSI, interviene sulla tragedia di Lampedusa a nome delle 38 associazioni CIPSI (fra cui l’AMU).
«Chiediamo perdono, continua Barbera, per la nostra indifferenza politica di cittadini. … Per permettere ancora oggi che il commercio delle armi, come quello delle materie prime, possa alimentare guerre fratricide senza fine.
Chiediamo perdono per una cooperazione che non sa rispondere ai diritti dei popoli e delle persone. Perché non abbiamo saputo eleggere politici in grado di fare vera politica, quella dei diritti e del bene comune …».
Oggi è il giorno del pianto, e nel silenzio rinnoviamo l’impegno a lavorare con la popolazione africana, per costruire insieme un mondo dove siano garantiti a tutti i diritti fondamentali, primo fra tutti il diritto alla vita.