Definita all’inizio di agosto la nuova Agenda per uno sviluppo sostenibile
Sradicare la povertà in tutte le sue forme e ovunque nel mondo. Si punta in alto con i nuovi obiettivi del Millennio – 17 in tutto – definiti dall’ONU per i prossimi 15 anni.
Quello sopra enunciato è soltanto il primo dell’elenco e, a chi pensa che sia troppo ambizioso, rispondiamo come ha fatto l’ambasciatore sudafricano all’ONU, citando Nelson Mandela: “Sembra sempre impossibile, finché non lo facciamo”.
Gli obiettivi precedenti, definiti nel 2000 per il 2015, prevedevano un dimezzamento della povertà, traguardo che è stato raggiunto nel suo insieme ma con enormi disparità geografiche, tanto che oltre un miliardo di persone – abitanti prevalentemente nell’Asia meridionale e nell’Africa sub sahariana – vivono ancora oggi sotto la soglia della povertà.
La nuova Agenda sarà adottata formalmente verso la fine di settembre, nel corso del vertice sullo sviluppo sostenibile che si terrà a New York. Un obiettivo importante (ma avremo modo di conoscerli tutti) è quello che riguarda la prevenzione dei cambiamenti climatici e l’accesso a forme di energia sostenibili. Come gli altri, anche questo non è rivolto solo ai governi degli Stati membri, ma anche ad ogni singolo individuo. Gli obiettivi del Millennio, ha detto infatti il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon, “impegnano tutti noi ad essere cittadini del mondo responsabili, prendendoci cura del nostro ecosistema”.
Lo stesso Ban Ki-moon, ricordando quanti hanno contribuito alla stesura dell’Agenda, ha ringraziato in particolare i milioni di persone che in ogni angolo della terra hanno condiviso la loro visione del mondo: è stato un processo epico e innovativo che ci fa esclamare: questa Agenda è davvero di “Noi, i popoli del Mondo”.