[:it]Sálima, 10 de Agosto e Macará sono le comunità con cui abbiamo iniziato a lavorare subito dopo il terribile terremoto del 2016 in Ecuador. La situazione di disagio era già seria prima della catastrofe, perché la provincia di Esmeraldas è considerata una delle regioni con il più alto indice di povertà. In seguito la situazione è peggiorata e le condizioni di vulnerabilità della popolazione sono diventate ancora più evidenti.
La posizione geografica, al confine con la Colombia, e le disperate condizioni economiche e sociali peggiorate con il terremoto, hanno acuito il pericolo che giovanissimi e adolescenti possano cadere nelle maglie della droga come consumatori, o sfruttati dagli spregiudicati e irresponsabili signori del narcotraffico.
“Il problema più serio è la droga. Alcuni ragazzi più grandi vanno con i più piccoli, li prendono e li perdiamo. L’idea è di organizzare spazi e laboratori in cui possiamo proporre cose diverse, imparare insieme, sognare cose diverse. ”
Per questo, oggi, il nostro impegno è non lasciare soli quei ragazzi e quelle famiglie. Ci saremo per far sì che le loro speranze e i loro progetti possano trovare la strada per realizzarsi, senza cadere in un futuro che significherebbe pericolo e morte, per sé e per le comunità.
Insieme, con voi che ci siete stati accanto per i primi interventi di sostegno, diciamo “Non lasciamoli soli!”
Articolo a cura di Lia Guillen, tratto da AMU Notizie II/2018 [:]