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In questi momenti drammatici è importante che la popolazione filippina riceva tutto l’aiuto possibile.
Come sempre, i più colpiti sono i poveri. Sono infatti le baracche di legno e lamiera le prime a essere state spazzate via dalla furia del tifone. Molte costruzioni fatte di mattoni hanno invece resistito al vento che in certi momenti ha superato i 300 chilometri all’ora.
L’8 novembre scorso il tifone Haiyan, forse il più violento che si ricordi nella storia, ha travolto l’area centrale delle Filippine, in particolare le province di Samar e Leyte. Tacloban, la città più colpita, conta 10.000 morti, mentre sarebbero 4 milioni le persone rimaste senza abitazione.
L’elettricità è saltata, le comunicazioni si sono interrotte, le falde acquifere sono state contaminate.
C’è emergenza sanitaria, per l’impossibilità di trasportare i feriti e di trovare medicinali. Servono con urgenza cibo e acqua potabile.
Per altre informazioni e testimonianze:
http://www.focolare.org/it/news/2013/11/11/filippine-colpite-dal-tifone-haiyan/[:]