Nell’editoriale del nuovo numero di AMU Notizie, Stefano Comazzi riflette su un grave problema che sta attraversando il nostro Paese e l’Europa, l’” individualismo cinico, opportunista e contagioso” da poter vincere solo attraverso “l’impegno in prima persona”.
Quando avrete tra le vostre mani (o sul vostro schermo) questo numero di AMU Notizie, nell’imminenza delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, la campagna elettorale sarà probabilmente al culmine. Possiamo immaginare i tanti richiami alla sovranità, alla sicurezza, ai pericoli di invasioni, al “prima questi o quelli”, all’Europa che deve smettere di essere matrigna arcigna ed ingiusta verso alcuni dei suoi popoli, mentre le corre l’obbligo di soddisfare le richieste e pretese di coloro che sono stati “morsi” dalla crisi, ecc.
Come mai prima d’ora, dalla costituzione dell’unità europea dopo i drammi della seconda guerra mondiale, si vedono all’opera movimenti e processi di disgregazione, che fanno leva su paure amplificate ad arte, bisogni effettivi e reali ma non contestualizzati e semplicisticamente relativizzati, spinte verso egoismi ed individualismi che fino a non poco tempo fa sarebbero stati considerati riprovevoli ed ignominiosamente sfacciati. Personalmente percepisco tutto ciò come una frana degli argini e dei valori sociali che hanno tenuto insieme (purtroppo non sempre in modo trasparente, imparziale ed equo) la società con le sue varie e contrapposte pulsioni, indirizzandola verso processi virtuosi di collaborazione, di consolidamento della pace e di difesa dei diritti umani, senza eguali nella storia. I progressi che sono stati così faticosamente raggiunti, vengono oggi messi in pericolo da chi, incapace di comprendere la portata della crisi attuale, oppure incapace di governarla coraggiosamente, semplifica furbescamente la realtà e scarica tutta la colpa sulla condivisione di sovranità realizzata nel processo di integrazione europea, sulle orde di invasori che stanno premendo alle nostre frontiere, sui migranti che assorbono per sé risorse economiche e lavori che spetterebbero ai nostri figli, ecc.
Onestamente: il problema non è l’Europa (intesa come istituzioni e relative politiche), né la temuta perdita di sovranità degli stati membri (chi si può dire realmente sovrano nell’attuale contesto globalizzato?), e nemmeno la minaccia di invasione alle nostre porte. Il vero problema è un individualismo cinico, opportunista e contagioso, che sta corrodendo i valori sociali di convivenza, solidarietà e giustizia, e si sta rapidamente diffondendo in virtù di un’informazione urlata e sguaiata, che punta diritto all’effetto emotivo e non favorisce la riflessione e l’approfondimento.
Come in un organismo biologico, anche il corpo sociale cerca di attivare i propri antidoti per combattere queste forme virulente di individualismo esasperato. Uno di questi antidoti è l’impegno in prima persona, il “metterci la faccia”, l’avere coraggio di andare contro corrente con serenità e senza giudicare le persone, ma offrendo invece con umiltà e pacatezza la testimonianza di chi crede nei propri valori di fraternità, di chi sente l’obbligo morale di restare “umano”, perseguendo con impegno e determinazione obiettivi ed idealità senza cedere a compromessi, senza abbandonare lungo la strada le proprie buone intenzioni.
Nel nome della nostra associazione è anche scritto il nostro programma, il nostro “sogno”, la nostra utopia: realizzare il mondo unito. E per raggiungere questa meta ardita non si può prescindere dall’impegno in prima persona, dal mettersi in gioco e sentirsi protagonisti. Ecco perché in questo numero di AMU Notizie vogliamo presentarvi alcuni “quadri” che rappresentano realtà che lavorano per un mondo unito e giusto; sono i racconti di progetti e dei protagonisti in tante parti del mondo uniti da un filo d’oro che riporta alla fraternità universale, alla speranza ed alla giustizia per tutti.
Stefano Comazzi – Presidente AMU