Donne ed economia, questo il titolo dell’incontro tenutosi il 16 aprile 2012 a Scarlino (GR) in cui l’AMU ha dato il suo contributo portando l’esperienza maturata nel progetto in Burundi “Donne e microcredito”.
La citazione dell’economista Alessandra Smerilli “Credo che questo sia un tempo di opportunità per le donne perchè aiutino l’umanità, in vista di un bene comune più grande, a uscire da questa crisi senza troppi feriti” ha fatto da apripista all’intervento di Licia Paglione su “Contributi femminili in risposta alla crisi”.
Si è cercato di inquadrare la condizione economica mondiale e la crisi economico-finanziaria per cercare di trovare le cause che hanno portato ad essa. Prima fra tutte una causa culturale influenzata da una cultura dominante “consumistica”, poi una etica legata ad una crisi di responsabilità. Ma alla radice più profonda c’è qualcosa di più grande, c’è una visione dell’uomo e del mondo in cui vive che non corrisponde alla sua interezza, e che non contempla tutte le sue esigenze.
Da questa premessa si è cercato di trovare il possibile contributo che la donna può dare all’economia. L’entrata delle donne nella vita economica permette di introdurre alcune caratteristiche che possono essere di aiuto. La capacità di generare cose nuove, il senso della gratuità, il concentrarsi sul presente e il vivere i rapporti umani non solo strumentalmente, ma come fine a sè, sono tutte caratteristiche che possono essere di aiuto per lasciarci alle spalle questa crisi.
L’intervento si è concluso con il tema del microcredito visto come “luogo” legato ad esperienze imprenditoriali e di generazione di attività economiche nuove in cui agisce la creatività femminile.
Finita la prima parte dell’incontro è seguito il collegamento internet con CASOBU, la nostra controparte locale in Burundi che gestisce il progetto “Donne e microcredito”. Dopo aver esposto le caratteristiche che contraddistinguono il progetto sono state presentate alcune esperienze come quella di Elisabeth Nahimana: “ Sono molto contenta di aver conosciuto questo progetto. Prima di entrare nel gruppo di risparmio e microcredito mi era molto difficile far fornte ai bisogni della mia famiglia. Ero sul punto di far lasciare la scuola ai miei figli perchè non potevo più pagare le rette scolastiche. Ho preso un piccolo credito e ho cominciato un commercio d’arachidi, arance e avocado. Ho capito che a poco a poco con il mio lavoro potevo rimborsare il credito e pagare la scuola ai miei figli”.
Dopo il collegamento con CASOBU è arrivato il momento del dialogo con i partecipanti colpiti molto da questo modo nuovo di intendere il microcredito basato sulla formazione delle persone al risparmio e alla gestione dei soldi familiari.