In Egitto il progetto Chance for Tomorrow si estende ad un nuovo quartiere del Cairo.
«Quest’anno, dopo 10 anni di lavoro nel quartiere Shubra, si intravvedono nuovi orizzonti di azione, grazie all’apertura di un nuovo centro a Fagallah: altro quartiere periferico del Cairo, dove ci aspettano tanti bambini, bambine e le loro famiglie, per scoprire insieme la grande ricchezza che possiamo essere l’uno per l’altro.»
A parlarne è Nelly Khadige della Fondazione Koz Kazah, nostra controparte in Egitto:
«Malgrado gli sforzi del governo per assicurare stabilità al Paese, la situazione economica sta peggiorando velocemente. Le cause, interne ed esterne all’Egitto, sono diverse, e chi paga il prezzo più alto sono sempre i poveri.»
In mezzo a tanta sofferenza, la Fondazione Koz Kazah, rimane un punto fermo di pace e di speranza per tanti, e anche di riscatto.
«Abdul Aziz ha 12 anni, racconta Nelly, è un ragazzino autonomo, felice, sicuro di sé, ma non è sempre stato così. Proviene da una delle famiglie più povere del quartiere Shubra, al Cairo. Quando tre anni fa l’abbiamo conosciuto era un bambino molto introverso, insicuro, sempre dietro al fratello più grande e continuamente vittima di scherzi che finivano in risse. Un bambino pauroso, insomma, triste, con un grande senso di amarezza verso la vita. Insofferente verso gli altri, rimaneva sempre da solo e partecipava poco alle attività del Centro.
Rendendosi conto della situazione, gli animatori di Koz Kazah hanno iniziato ad aiutarlo dandogli fiducia, e valorizzando i suoi aspetti positivi fino a quando si è sentito accolto, capito, rispettato proprio come in una famiglia. È cambiato il suo modo di affrontare le sfide ed è riuscito a partecipare con grande entusiasmo a tutte le attività, facendo anche dei lavoretti per pagarsi alcune spese.
All’interno della sua comunità povera, dove il divario tra classi sociali è sempre più grande, ha trovato un dono per la sua vita, una “chance per il futuro”.»
(da AMU Notizie n. 2/2016)