La testimonianza di Eva Salchner e delle sue amiche nella realizzazione di un Bazar.
La miseria e la povertà nel mondo non mi lasciano indifferente, mi toccano profondamente.
Per questo, 5 anni fa, ho cominciato a fare dei mercatini, i più vari, con le mie amiche del Movimento dei Focolari. Avendo saputo dell’iniziativa per i bambini di strada al Cairo, e l’urgenza di sviluppare questo progetto, abbiamo deciso di farne uno per questo scopo.
I nostri preparativi sono cominciati in primavera: abbiamo raccolto delle erbe, fatto marmellata e succhi di frutta, lavorato a maglia: ognuno dava il suo contributo secondo i propri talenti. Amici vicini e lontani si sono inseriti in una catena di aiuti.
Un volontario che gestisce un negozio di handcraft e lana ha donato molto materiale ed ha fatto 300 chilometri per venire al Bazar, a portarci diversi oggetti molto belli.
Dolci tipici natalizi sono stati preparati con grande abilità da adulti e bambini. Il centro parrocchiale di Hall, nelle vicinanze di Innsbruck, ci è stato messo a disposizione. Con tanto amore e buon gusto tutto è stato allestito e preparato. Il Bazar poi è stato un vero successo nonostante il brutto tempo e varie circostanze avverse che sembravano bloccare quest’azione.
C’era un atmosfera bellissima e la gente ne veniva attratta e si fermava volentieri a comprare. Noi organizzatori eravamo molto felici dei contatti avuti con molte persone, ed anche dell’entrata di 3000 euro.
I nostri auguri piu sentiti al Cairo: Dio vi aiuti in questo lavoro così impegnativo!
Un Commento
Solo adesso ho scoperto questa meravigliosa azione di Eva Salchner e delle sue amiche – formidabile questo bazar! che creatività e fedele impegno per portar avanti con grande successo questa attività !!!
Con grande gratitudine !!!
Il comportamento dei ragazzi di Ibn Masr è molto cambiato ormai, parecchi hanno iniziato l’alfabetizzazione e più di uno ha passato l’esame…..
quindi questi semi di speranza cominciano a cambiare veramente la vita di queste persone così sfortunate… e forse avranno un futuro un pò migliore dei loro genitori.
Philippe